Da quando, nel 1972, la pista di Fiorano ha iniziato la sua attività come circuito di prova del Cavallino Rampante, tutte le Ferrari hanno mosso i primi passi lungo i suoi quasi 3 chilometri. Un impianto che racchiude in sé curve e tratti dei tracciati che ospitavano le gare più impegnative del mondiale di Formula 1, in grado di fornire indicazioni utili sulla bontà del progetto. “Ogni singolo pezzo della pista”, disse Enzo Ferrari, “deve poter mettere a dura prova il comportamento dinamico dell’auto in modo tale da rendere facile l’individuazione dei problemi di ogni macchina”. Da questo punto di vista, i due giorni di test che hanno visto la Ferrari 296 GT3 protagonista sul tracciato di casa, hanno permesso agli uomini di Competizioni GT di verificare la bontà del progetto e raccogliere dati e indicazioni utili per indirizzare il percorso di sviluppo. Alle prove ha assistito anche il Chief Executive Officer Ferrari Benedetto Vigna che ha voluto vedere la 296 GT3, intrattenendosi con lo staff di Competizioni GT e i piloti.
“Per noi Fiorano è un circuito che, oltre a essere l’impianto di casa, ci fornisce tante indicazioni e ha un passato storico importante visti i numerosissimi shakedown che si sono svolti qui”, ha commentato Andrea Bertolini. “Sono stato chiamato molte volte a portare a battesimo le nuove vetture ma, tracciando un bilancio di questo primo test, sono stato sorpreso dal livello di affidabilità e performance con cui siamo scesi in pista. Sono molto contento di come si siano svolti i due giorni di test: la Ferrari 296 GT3 ha dimostrato di essere una vettura molto piacevole e precisa da guidare. Ovviamente in questa fase il lavoro si è concentrato sulla verifica dei sistemi e dell’affidabilità di base e siamo soddisfatti dei dati che abbiamo raccolto”.
“Finalmente abbiamo potuto guidare la Ferrari 296 GT3 qui a Fiorano, dopo le molte ore passate al simulatore e a lavorare sul progetto assieme al team di Competizioni GT”, ha aggiunto Alessandro Pier Guidi. “I primi metri sono sempre speciali e lasciano ricordi indelebili, sono stati davvero emozionanti, perché le aspettative attorno a questa vettura sono alte.Le sensazioni di questa due giorni di lavoro sono molto buone, la vettura è promettente e abbiamo ricavato indicazioni importanti per lo sviluppo che proseguirà nei prossimi mesi. È molto importante, sin dalle prime fasi dello sviluppo, accertarsi che la macchina sia in grado di rispondere non solo alle esigenze dei “Pro” ma anche a quelle dei gentleman driver che la utilizzeranno in gara”.