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[tab title=”Speciale Formula 1 2021″]
La lunga corsa in 23 tappe. Sperando in una straordinaria normalità
Signore e signori, parte la stagione di F1 2021! La situazione che purtroppo da un anno stiamo vivendo sembra dilatare e restringere il tempo. Sembra ieri che si è concluso il travagliatissimo campionato 2020 e siamo già qui, in pista, per il primo dei 23 GP del 2021, in Bahrain. Ci aspetta un calendario lunghissimo e l’augurio è che resti così perché, se saltassero degli eventi, significherebbe che la pandemia ci mette di nuovo al tappeto. Nuove coppie di piloti, new entry con tre debuttanti, nuovi nomi che si affacciano e ritornano in F1. I regolamenti purtroppo ci mettono di fronte a una stagione che potrebbe essere molto simile a quella che si è conclusa a dicembre ad Abu Dhabi. Ma mai dire mai.
Quello che tutti speriamo è che ci sia spettacolo e che si possa tornare presto in circuito, perché quelle tribune vuote sono di una tristezza infinita, specie “le nostre”, quelle dei nostri GP di Imola e Monza. Purtroppo dipendiamo tutti da questa maledetta pandemia e anche questa stagione parte con il paddock rinchiuso in quella bolla che F1 e FIA hanno abilmente creato, per la sicurezza di tutti. Ma andare a un GP e non poter parlare direttamente coi protagonisti, stando rinchiusi in sala stampa, è una cosa che non fa bene a nessuno: a noi che facciamo questo lavoro, a team, piloti, a tutto il Circus e a voi, che non potete avere informazioni di prima mano, quelle sfumature che si colgono solo col contatto diretto, guardando l’interlocutore negli occhi. Insomma, l’auspicio è che sia un Campionato nel segno della ritrovata normalità e della sicurezza, divertente e ricco di spunti interessanti. Sarà una lunga corsa dal Bahrain ad Abu Dhabi, dal 28 marzo al 12 dicembre… noi siamo pronti, e voi? Una corsa verso la libertà e la bellezza del tornare a stare insieme, distanziati ma non distanti. Buona stagione a tutti gli appassionati!
Barbara Premoli
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[tab title=”Calendario e orari TV”]
Calendario e orari TV
Anche nel 2021 tutta la Formula 1 sarà in diretta su Sky. Tutte le qualifiche e gare saranno in differita in chiaro anche su TV8, che trasmetterà in diretta cinque GP – Imola, Spagna, Monaco, Monza, Abu Dhabi. Fino al 12 dicembre – a meno di eventuali variazioni in calendario nel corso della stagione – saranno 23 i Gran Premi di Formula 1 , che potranno essere seguiti anche su Sky Go e su NOW – il servizio in streaming di Sky.
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[tab title=”Team e piloti”]
Team e piloti
MERCEDES-AMG PETRONAS
Piloti: Lewis Hamilton (#44) e Valtteri Bottas (#77)
Team principal: Toto Wolff
Monoposto: Mercedes-AMG F1 W12 E Peformance
Motore: Mercedes F1 M12 E Performance
RED BULL RACING
Piloti: Max Verstappen (#33) e Sergio Perez (#11)
Team principal: Christian Horner
Monoposto: RB16B
Motore: Honda RA621H
McLAREN
Piloti: Daniel Ricciardo (#3) e Lando Norris (#4)
Team principal: Zak Brown
Monoposto: MCL35M
Motore: Mercedes M12 E Performance
ASTON MARTIN
Piloti: Sebastian Vettel (#5) e Lance Stroll (#18)
Team principal: Otmas Szafnauer
Monoposto: AMR21
Motore: Mercedes M12 E Performance
ALPINE
Piloti: Fernando Alonso (#14) ed Esteban Ocon (#31)
Team principal: Davide Brivio
Monoposto: A521
Motore: Renault E-Tech 208
SCUDERIA FERRARI
Piloti: Charles Leclerc (#16) e Carlos Sainz (#55)
Team principal: Mattia Binotto
Monoposto: SF21
Motore: Ferrari 065/6
ALPHATAURI
Piloti: Pierre Gasly (#10) e Yuki Tsunoda (#22)
Team principal: Franz Tost
Monoposto: AT02
Motore: Honda RA621H
ALFA ROMEO RACING
Piloti: Kimi Raikkonen (#7) e Antonio Giovinazzi (#99)
Team principal: Frédéric Vasseur
Monoposto: C41
Motore: Ferrari 065/6
HAAS F1 TEAM
Piloti: Mick Schumacher (#47) e Nikita Mazepin (#9)
Team principal: Gunther Steiner
Monoposto: VF-21
Motore: Ferrari 065/6
WILLIAMS
Piloti: George Russell (#63) e Nicholas Latifi (#6)
Team principal: Simon Roberts
Monoposto: FW43B
Motore: Mercedes M12 E Performance
Puzzle 2021
Team e piloti 2021
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[tab title=”Tutte le novità 2021″]
2021 scontato? Forse no. Analizziamo i team
Il Mondiale al via in Bahrain potrebbe sembrare scontato, di certo porta con sé alcuni temi interessanti da non sottovalutare che andiamo ad analizzare.
FONDO
Inteso come fondo vettura e non zona bassa della classifica. Quest’anno il regolamento tecnico è cambiato, riducendo la superficie del fondo per diminuire carico aerodinamico al posteriore. Una modifica molto invasiva da non sottovalutare. Chi sarà il team che avrà interpretato meglio la regola?
2022
Il 2022 incombe sui team con la totale rivoluzione tecnica delle monoposto. Ci sarà un punto nella stagione che qualcuno penserà al domani e proseguirà per inerzia questo 2021. Un fattore gestionale molto interessante.
PANDEMIA
Un incubo logistico e organizzativo. La F1 arriva ben rodata dal 2020, ma quest’anno il calendario è completo. Si andrà in ogni angolo del globo. In bocca al lupo a tutti in una sfida difficilissima e interessante quasi quanto quello che succede in pista.
MERCEDES
Vincere sempre non è mai facile. Nemmeno in tempi di regolamenti stabili o monoposto quasi identiche allo scorso anno. Riuscirà Hamilton a vincere l’ottavo titolo? E poi? Rinnoverà per il 2022 o si prenderà una pausa? C’è il rischio che potremmo vedere una Mercedes molto diversa nel 2022 e non parliamo solo aerodinamicamente. I test non sono andati bene, ma i tecnici della Casa tedesca hanno le capacità per risalire la china in poco tempo.
RED BULL
Riuscirà il team taurino a impensierire costantemente la Mercedes in questo ultimo anno prima della rivoluzione regolamentare? I test sono andati bene. Anche troppo. La coppia di piloti Verstappen-Perez è tra le più competitive del lotto. Checo porterà molta acqua al mulino Red Bull ne siamo sicuri, mentre Max è diventato una garanzia di sostanza oltre che di qualità. L’impegno Honda svanirà a fine anno, la voglia di lasciare alla grande c’è.
McLAREN
Ha due dei piloti più veloci del grande Circus. Un motore Mercedes a spingerla. Un diffusore posteriore che già ha fatto discutere, in bene. Un team con tutte le carte in regola per riconfermarsi al terzo posto, ma a un certo punto bisognerà pensare al 2022. Essenziale non sbagliare i primi FP anche se abituarsi al motore Mercedes potrebbe inizialmente creare qualche difficoltà.
FERRARI
E’ una rossa che dal punto di vista motoristico e aerodinamico ha dimostrato vitalità ritrovata. In Sainz ha un pilota che forse difetta nel giro veloce in qualifica ma è solido come pochi in gara. Leclerc ora non ha più la figura di Vettel a fargli ombra o luce a seconda delle occasioni e dovrà prendere per mano il team sbagliando meno. Un 2021 che ci dirà molto di quello che vedremo nel 2022 a Maranello.
ASTON MARTIN
Ritorna in F1 dopo l’ultima gara nel 1960. Vettel e Stroll prenderanno le redini della storia della Casa britannica in F1 da Shelby, Salvadori e Trintignant. Nomi che fanno tremare le gambe. Nel 59 e 60 l’avventura fu un totale disastro. Zero punti e 5 gare fatte. Oggi ci sono basi più solide e se la monoposto riuscirà a essere stabile al posteriore potremmo rivedere il Vettel che ricordiamo tutti. Stroll avrà molto da imparare da Seb, ma il ragazzo ha dimostrato di avere fiuto e piede per restare in F1 indipendentemente dal cognome del padre proprietario del team.
ALPINE
Torna Alonso. E già questo basterebbe per alzare le aspettative. E’ un pilota che ha ancora il sacro fuoco delle corse dentro di sé. Però il team è nel bel mezzo di una ricostruzione dirigenziale e tecnica. Fa gola pensare a un 2022 che parte da un foglio bianco per tutti. L’importante sarà navigare uniti nel 2021.
ALPHATAURI
E’ un team che impressiona e stupisce sempre. Loro ci sono sempre a cogliere le occasioni quando serve. Hanno un motore Honda che spinge, un Gasly rinvigorito e rassicurato dalla vittoria dello scorso anno a Monza. Un giovanissimo Tsunoda che siamo sicuri sorprenderà. Serviva da tempo un’aria nipponica in F1 e sembra che Yuki sia il personaggio giusto al momento giusto, nel posto giusto.
ALFA ROMEO RACING
Difficile fare peggio dello scorso anno. Il motore Ferrari dovrebbe essere finalmente più potente. La garanzia arriva da quello. Kimi e Antonio non si discutono con il materiale che hanno. Quanto inciderà il cambiamento tecnico del 2022 sullo sviluppo di questa stagione?
HAAS e WILLIAMS
La domanda fatta per Alfa vale anche per questi due team. La Haas ha già anticipato che non svilupperà la monoposto. Si punta tutto al 2022. Quindi inutile sarà prendersela con i giovani Schumacher e Mazepin. Mick ha un cognome importante, è freddo abbastanza per fregarsene delle critiche che potrebbero arrivare in caso di brutte performance, ma esordire in un team che già pensa ad altro non è il massimo.
La Williams invece ha una nuova dirigenza. Voglia di risalire la china. Jost Capito è uomo di corse, sa quello che serve. Ma con un budget in ricostruzione, la livrea parla da sé, sarà essenziale non buttare via nulla per Russell e Latifi. Specialmente Russell che, proiettato verso la Mercedes, deve comunque evitare di ripetere certi errori visti nel 2020.
Quindi chi vincerà? Mercedes? Red Bull? E la lotta per il terzo posto? La verità è che un Mondiale di F1 non è mai scontato, né si conosce prima della prima gara come andranno le cose. Sono gli uomini a indirizzarne il percorso tecnico e sportivo. L’impressione è che sarà meno scontato di quello che, con un regolamento quasi del tutto congelato, potremmo essere portati a credere.
Riccardo Turcato
F1 2021: cosa può o non può cambiare sulle vetture. I dubbi sul nuovo fondo
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[tab title=”Brembo”]
Brembo: le novità per il Campionato di F1 2021
Brembo riconferma il proprio impegno nel campionato del mondo di F1 che quest’anno prende il via dal GP del Bahrain, con la gara in programma il weekend del 27-28 marzo. Grazie all’esperienza accumulata in 46 stagioni di Formula 1, nel corso delle quali le monoposto con freni Brembo hanno conquistato 26 campionati del mondo piloti, 30 campionati del mondo costruttori e trionfato in 442 Gran Premi, il gruppo Brembo ha realizzato sistemi frenanti personalizzati per ciascuna scuderia e fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico e componenti di attrito.
In linea con i protocolli attuali della Formula 1 e con le misure di contenimento della pandemia, Brembo continuerà anche nel 2021 a fornire assistenza ai team limitando la presenza in pista, ma avvalendosi del Remote Garage: inaugurato nel 2020 nella sede di Curno, è una soluzione altamente tecnologica resasi necessaria dopo che la F1 ha deciso di ridurre al massimo gli accessi in pista e vietare i contatti tra persone appartenenti a team differenti. Da qui l’impossibilità per gli ingegneri Brembo di assistere i team in pista. A Curno il Remote Garage funziona a pieno regime ogni weekend di gara, con almeno due ingegneri in sala, computer ad alta capacità, linee dedicate per la ricezione dei dati, maxischermi per seguire le dirette e applicazioni con cui sentire i messaggi radio tra box e piloti. Appena l’emergenza Covid lo consentirà, l’obiettivo è di tornare in pista e a pieno regime, in affiancamento al Remote Garage, per un’assistenza completa e differenziata.
Uno sguardo già al 2022
Dal punto di vista degli impianti frenanti, il campionato 2021 non presenta novità significative rispetto alla stagione 2020, dato il congelamento imposto su alcune componenti delle vetture, tra cui l’impianto frenante. È nel 2022 che il regolamento della Formula 1 subirà uno stravolgimento epocale. Uno dei cambiamenti più visibili e che attireranno l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati, sarà il passaggio a ruote e quindi a pneumatici da 18”. L’aumento dagli attuali 13” ai futuri 18” creerà uno spazio maggiore per l’alloggiamento dei freni all’interno del cerchio e per questo il regolamento si è adeguato consentendo dimensioni più ampie per i dischi freno. Il diametro esterno dei dischi in carbonio passerà dagli attuali 278 mm a un massimo di 330 mm, con uno spessore massimo invariato che rimane a 32 mm. Ai team sarà inoltre imposto il limite di utilizzo di un singolo set dischi e pastiglie – composto da 4 dischi e 8 pastiglie tra assale anteriore e posteriore – per ogni GP, questo comporterà per Brembo un’ulteriore sfida nello sviluppo dei propri materiali d’attrito. Con un aumento del raggio efficace quindi Brembo dovrà rivedere, oltre all’architettura dei dischi stessi, anche le geometrie di pinze, pastiglie e pompe.
Un altro cambiamento importante riguarderà i componenti del corner ruota come le prese d’aria e i cestelli che saranno “prescribed components”, ossia uguali per tutte le vetture. Questa scelta limiterà la possibilità di utilizzare tali componenti per incrementare il carico aerodinamico, rimettendo al centro della loro funzione il raffreddamento dell’impianto frenante. Il regolamento inoltre ridurrà la creatività dei progettisti Brembo, soprattutto per quanto riguarda il raffreddamento dei dischi, i cui fori dovranno avere un diametro minimo di 3 mm, mentre attualmente non esiste un limite minimo imposto per regolamento. Questo significa che a parità di spessore disco, fori più grandi degli attuali dovranno necessariamente essere in numero inferiore riducendo la possibilità di raffreddamento.
Sei soluzioni di dischi in carbonio
Per il campionato di F1 2021, la maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi in carbonio da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio (che in alcuni casi possono raggiungere picchi fino a 1.200°) e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare fra ben sei diverse soluzioni di dischi per l’anteriore e due diverse soluzioni di dischi al posteriore. Ogni specifica viene inoltre presentata anche con una lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto “groove”, che crea una sezione divergente all’aria e che fuoriesce dai fori di ventilazione del disco. Tale geometria permette quindi di avere una maggiore efficienza di raffreddamento del materiale.
Brembo offre ai team tre tipologie di dischi per l’anteriore:
- 1480 fori – Very High Cooling – disposti su 7 file – soluzione più estrema
- 1250 fori – High Cooling – disposti su 6 file
- 800 fori – Medium Cooling – disposti su 4 file
Mentre al posteriore restano confermate due soluzioni:
- 1250 fori – High Cooling – disposti su 5 file
- 800 fori – Medium Cooling – disposti su 3 file
Il risultato è quindi un totale di sei specifiche di ventilazione differenti solo per l’assale anteriore e due per l’assale posteriore.
Ricerca più esasperata della leggerezza
Brembo continua a lavorare sull’impianto frenante con un focus specifico sulla massima miniaturizzazione dei pezzi che compongono il Brake by Wire – BBW – e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio. Brembo fornirà le tradizionali pinze a 6 pistoni, che è il valore massimo stabilito dal regolamento, a 8 team su 10. Nel contempo l’azienda bergamasca ha cercato di aumentare la prontezza di risposta e quindi reattività delle unità BBW: il livello di integrazione con la vetture è sempre maggiore e, nel 2021, saranno ben 4 i team a utilizzare il BBW Brembo.
Personalizzazione, telemetria e manutenzione
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce insieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza delle pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare, per ciascun team, un modello di pinza freno che ha permesso di ottimizzare il rapporto peso-rigidezza desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più conservative caratterizzate da maggior rigidezza ma anche maggior peso. Un equilibrio delicato che porta Brembo a sviluppare in maniera totalmente autonoma e separata l’impianto frenante per ciascuna scuderia.
Servendosi dei sensori, i team conoscono in ogni istante la temperatura di dischi e pinze. Sulla base di questi dati, partono eventuali segnalazioni al pilota per la modifica del brake balance della monoposto o della gestione dell’impianto: questa comunicazione avviene quando si registrano anomalie rispetto alle previsioni. Per quanto riguarda le pastiglie in carbonio, nel 2021 Brembo offre ai team una scelta fra due diverse mescole.
In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze Brembo all’anno: questo numero permette di fronteggiare in sicurezza eventuali incidenti e la mancanza di disponibilità di alcuni set per revisione. Sui tracciati caratterizzati da molte frenate in sequenza, la temperatura delle pinze può raggiungere anche 200°C. La vita utile di una pinza di Formula 1 non supera i 10.000 km, durante i quali sono previste periodiche revisioni che vengono effettuate direttamente da Brembo all’interno dei propri reparti produttivi. Per quanto riguarda invece il materiale d’attrito, ogni team consuma nel corso della stagione dai 150 ai 300 dischi e fino a 600 pastiglie.
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[tab title=”Pirelli”]
Pirelli ai blocchi di partenza. Con un occhio al 2022
Quest’anno Pirelli ha annunciato in anticipo tutte le mescole nominate per i 23 Gran Premi della stagione 2021. La maggior parte delle scelte è simile a quelle del 2020 o del 2019, ma per due gare – Azerbaijan e Brasile – la nomination è uno step più morbida, inoltre i gran premi di Olanda e Arabia Saudita si disputeranno quest’anno per la prima volta. A causa di alcune difficoltà logistiche causate dalla pandemia da Covid-19, che potrebbe influire sul calendario e sugli aspetti logistici, il regolamento sportivo della Formula 1 è stato modificato per offrire la massima flessibilità. Come conseguenza, le deadline per le nomination mescole delle gare extra-europee (14 settimane prima) e di quelle europee (8 settimane prima) non sono più valide. Così come già avvenuto durante il 2020 infatti, l’allocazione dei set sarà fissa: quest’anno ciascun pilota avrà a disposizione per ogni gara due set di P Zero White hard, tre set di Yellow medium e otto set di Red soft. Pirelli e FIA si riservano comunque il diritto di modificare le mescole nominate per ciascun gran premio entro 15 giorni dalla gara, nel caso in cui le circostanze lo richiedessero.
Intanto Pirelli ha pianificato quest’anno 10 sessioni di test di sviluppo, per un totale di 28 giornate, con nove team di F1 in vista della stagione 2022 che introdurrà nuovi regolamenti tecnici tra cui il passaggio ai pneumatici da 18 pollici. Questo programma di sviluppo, iniziato nel 2019 e poi sospeso nel 2020 a causa del Covid-19, potrebbe naturalmente essere oggetto anche quest’anno di modifiche dettate dalle restrizioni derivanti dalla pandemia. Nel 2021, i test da 18 pollici prevedono l’utilizzo di pneumatici sia slick (sette sessioni) sia wet (tre sessioni) con quattro sessioni stand alone e sei che si svolgeranno immediatamente dopo un weekend di gara. Le prime due sessioni hanno già avuto luogo a Jerez, in Spagna, con Ferrari dal 22 al 24 febbraio: sono stati testati sia pneumatici slick che da bagnato. Quest’anno, in totale, le sessioni di test si sviluppano su 20 giorni-macchina ma, considerato che più di un costruttore sarà coinvolto in alcune sessioni, di fatto saranno 28 i giorni-macchina complessivi (22 su asciutto e 6 su bagnato).
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[tab title=”L’anteprima di Minardi”]
L’anteprima di Gian Carlo Minardi
Ci siamo. Finalmente la Formula 1 è pronta a ripartire con una stagione, nonostante sia di transizione, ricca di novità non solo sul fronte del mercato piloti, ma anche dal punto di vista tecnico. Nonostante le restrizioni imposte dalla Federazione per ridurre il carico aerodinamico, gli ingegneri hanno già dimostrato di aver recuperato il gap permettendo ai piloti di girare su riscontri cronometrici già molto vicini a quelli del 2020, nonostante i soli tre giorni di prove. Trovo assolutamente assurdo che i team abbiano potuto godere solamente di queste tre giornate di allenamento per preparare una stagione così lunga. Non mi vengano a raccontare che lo fanno per una questione di contenimento costi.
Tra l’altro da quest’anno debutta anche il budget cap, che continuerò a contestare per come è stato costruito. Non è assolutamente funzionale. Per avere senso deve comprendere al suo interno tutte le spese, senza alcuna esclusione. Un team deve essere libero di gestire il suo patrimonio, senza esclusioni che creano comunque delle differenze. Com’è stato strutturato non serve allo spettacolo e tantomeno a creare un equilibrio tra i team.
Parte dal Bahrain una stagione con numerose incognite e, a oggi, è molto difficile stabilire una classifica delle forze in campo anche se, per quanto mi riguarda, la Mercedes resta il punto di riferimento per tutti nonostante un avvio non semplice (per quanto si è potuto vedere). Ottima impressione l’ho avuto dalla Red Bull e dalla Honda, così come dall’AlphaTauri. La McLaren ha saputo adattare molto bene il telaio al nuovo propulsore Mercedes. Numerosi i giovani al via, con qualche “vecchietto” come il ritorno di Fernando Alonso coi colori Alpine e il 42enne Raikkonen pronto per una nuova stagione.
Il tracciato di Sakhir ha ospitato la terz’ultima e penultima gara del 2020. Pertanto, potremo avere subito un raffronto interessante. Speriamo che la pandemia possa rallentare e dare la possibilità di vivere in pieno il calendario, anche se non sarà cosa facile. Dopo il Bahrain la F1 arriverà in Europa, a Imola per il secondo appuntamento. Liberty Media però è chiamata anche ad affrontare un altro grande problema, legato ai programmi sportivi e tecnici futuri in prospettiva 2025. La F1 va aperta a nuove realtà, intervenendo pesantemente sulla tassa di iscrizione che è assolutamente troppo elevata.
Gian Carlo Minardi
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[tab title=”Race by race”]
Colpo d’occhio su tutti i weekend
Come sempre aggiorneremo questa sezione dello Speciale con i pezzi su qualifiche e gara al termine di ogni weekend, in modo da avere sempre sott’occhio la situazione e i fatti salienti, curiosità incluse. Buon Campionato del Mondo di F1 2021 a tutti!
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