Oggi finalmente in Austria si parte, dopo il lunghissimo lockdown. Sarà una ripartenza ricca di incognite a partire dalle previsioni del meteo che promettono pioggia per il venerdì. Siamo di fronte a una situazione assolutamente anomala e nuova per tutti, con un calendario momentaneamente composta da otto appuntamenti compressi in due mesi col GP d’Italia in programma il 6 settembre. Si riparte da una pista caratterizzata da frenate notevoli e curve impegnative, dove il gas resterà aperto al massimo per il 78% del giro. Una sfida notevole per i piloti, praticamente fermi dai test di marzo, a esclusione di qualche sporadica uscita in pista.
La Red Bull si presenterà in pista reduce dai successi nelle ultime due edizioni, ma la Mercedes resta la macchina di riferimento nonostante i problemi di affidabilità emersi nei test di Barcellona. I team hanno avuto poco tempo per lavorare sugli sviluppi inizialmente programmati e si ripartirà dai test invernali che avevano messo in evidenza una grande competitività con le vetture racchiuse in una forbice di appena 1”7 dec. Tra le anomalie di questa stagione bisogna aggiungere anche il cambio di casacca di alcuni piloti già definito con l’arrivo in Ferrari di Carlos Sainz e di Daniel Ricciardo in McLaren e Sebastian Vettel momentaneamente appiedato. Bisognerà guardare anche cosa succederà all’interno del paddock, visti i problemi economici di non poco conto sia dei team (vedi Williams in vendita) sia di Liberty Media. C’è tantissima carne al fuoco, ma una cosa è certa: i motori torneranno a rombare.
Gian Carlo Minardi