A pensarci sembra impossibile che siano già passati ben 19 anni! 19 anni eppure i brividi alla schiena che ci vengono, quando rivediamo le immagini del duello tra Hakkinen e Schumacher al Kemmel, sono ancora quelli che provammo in diretta.
Who is ready for the Spa weekend! 🏁💪 #BelgianGP https://t.co/wg5uQDnXGK
— Mika Häkkinen (@F1MikaHakkinen) August 27, 2019
Una F1 ancora vera. Senza DRS a falsare e snaturare la natura vera del sorpasso. Palle quadre, scelta del momento giusto. In quel sorpasso, tra i più belli in assoluto della F1, che se la gioca con quello di Piquet a Senna in Ungheria, c’è tutto Mika Hakkinen che troppo spesso viene sottovalutato come campione del mondo. Perché Mika è sempre stato pilota velocissimo e intelligente. Capace di portare velocità in curva come pochi. Capace di tornare ad alti livelli dopo il terribile incidente di Adelaide che lo ha accompagnato con mal di testa e disturbi del sonno anche negli anni del Mondiale. Vi ricordate l’esordio in McLaren nel 1993 davanti ad Ayrton? Ecco, quello è stato il suo biglietto da visita. Come Mika ne rivedremo pochi in futuro. Possiamo dire di essere stati fortunati ad averlo visto all’opera in pista. In lotta con Michael specialmente.
Questa settimana in edicola, per la serie edita da Centauria, I caschi dei più grandi piloti di sempre, potete trovare il suo casco in scala 1:5 nella solita qualità Spark. Un’occasione da non perdere. Perché quei colori semplici e riconoscibili sono emblema di una F1 che ancora non si era del tutto persa in regolamenti tecnici e sportivi cervellotici…
Riccardo Turcato