Sono passati due giorni dal GP del Canada, ma la F1 continua a discutere della penalità che è costata a Vettel la vittoria, consegnandola a Hamilton. Nico Rosberg, che ha sempre avuto rapporti difficili con il connazionale durante la sua carriera, si è schierato con i commissari: “Vettel pensa sempre di essere nel giusto e accusa gli altri. Dopo la gara tutti quei gesti e commenti irrispettosi non erano necessari“.
Ma il supporto a Vettel prevale nell’ambiente. “Ho avuto una situazione ideantica con Lewis nel 2016 a Monaco“, ha detto Daniel Ricciardo.”Secondo me più pericolosa di quella in Canada ma non gli hanno dato penalità. In ogni caso, penso sia normale, solo una lotta serrata“.
Anche Il Corriere della Sera dice che Vettel e la Ferrari sono stati “derubati“. “Se l’avesse fatto cinque volte di fila allora sì, forse una penalità ci stava“, ha detto Daniil Kvyat. “Ma penso che siano stati troppo severi. Ogni volta che vado dai commissari, non so cosa aspettarmi. Hanno un compito difficile, ma noi sappiamo che il problema è la mancanza di continuità nel prendere le decisioni“.
“Chiunque abbia corso sa che Vettel era nel giusto“, ha detto l’ex-pilota di F1 JJ Lehto, mentre il team manager Alfa Romeo Beat Zehnder ha dichiarato a Blick: “La decisione è uno scherzo. In questo modo distruggi il nostro sport. I regolamenti sono chiari, non puoi fare appello a questo genere di decisione, a meno che emergano nuove prove“. Nigel Mansell ha detto che i commissari hanno creato “un falso risultato“, mentre Mark Webber l’ha definita “una penalità mentale“. “Che fine ha fatto la teoria del ‘Lasciamoli correre’?“, ha commentato Alex Wurz, boss della Grand Prix Drivers’ Association.
Anche il campione del mondo 1997 Jacques Villeneuve, sempre ipercritico e polemico, si schiera con Vettel: “La penalità è imbarazzante per la F1“, ha detto a motorsport-magazin.com. “E’ stato un errore di guida e Lewis ha potuto alzare il piede facilmente. Non è stata una manovra sporca. Non puoi sempre dire ‘Scusa, passa pure’. Questo non è il Monopoly“.
E non dimentichiamo il commento di Mattia Binotto: “Quello che fa davvero male è che in casi simili in passato siano state prese decisioni diverse“. Anche Toto Wolff è a disagio per la decisione, sebbene abbia anche aggiunto che i commissari vanno rispettati. Persino lo stesso Hamilton ha ammesso che si sarebbe comportato “esattamente come ha fatto Sebastian“. Casey Stoner, ex-pilota della MotoGP, l’ha definita “la decisione peggiore nella storia della F1. E’ in momenti come questo che si sente la mancanza di Charlie Whiting“. Secondo quanto riportato dal giornale tedesco Bild, diverse ore dopo la gara Vettel sosteneva ancora di “non rimpiangere niente“. Il quotidiano La Stampa, parlando dell’appello che la Ferrari ha deciso di presentare, commenta in modo amaro: “Che la penalità sia giusta o sbagliata, non cambia niente. E’ un 7-0 per la Mercedes“.
Di tutti i commenti letti in questi giorni, quello che ci sembra sempre il più duro e fondato è quello di Mario Andretti: “Penso che la funzione dei commissari sia penalizzare manovre chiaramente pericolose, non errori onesti conseguenza di una guida dura. Quello che è successo in Canada non è accettabile a questo livello del nostro grande sport“.
Quello che lascia ancora oggi l’amaro in bocca sono le parole di Sebastian Vettel: “Avrei voluto correre in un’altra era. Non è più lo sport di cui mi sono innamorato quando lo guardavo in TV“. La sensazione che da domenica sta purtroppo provando la maggior parte degli appassionati di Formula 1…
Redazione MotoriNoLimits