Ci ha lasciati Don Panoz. Al secolo Eugenio Panunzio, italiano, cambiò il proprio cognome dandogli un suono più americano quando immigrò negli Stati Uniti. Personaggio poliedrico. Da pugile a imprenditore farmaceutico inventore del cerotto transdermico, passando per la produzione di vini fino ad arrivare a essere un costruttore di automobili da strada e da corsa. Ed è proprio per questo che qui vogliamo ricordare la figura di Don. In America direbbero “larger than life“.
Le sue batmobili da pista, dalla Panoz Esperante GT alle Panoz barchetta LMP nelle molteplici evoluzioni, hanno fatto sognare tutti gli appassionati di motorsport. Ha fondato l’American Le Mans Series che tra la fine degli anni 90 e la prima parte dei 2000 è stato uno dei più incredibili campionati di motorsport esistenti al mondo con Case come Audi, BMW, Porsche, Peugeot, Ferrari impegnate tra le curve delle più belle e impegnative piste americane. E’ sempre a lui che dobbiamo dire grazie per la nascita di una delle classiche più famose dell’endurance moderno… la Petit Le Mans.
Caro Don, come vola il tempo. Quante notti sono stato sveglio a cercare streaming che trasmettevano le gare a orari impossibili per noi europei… E non con ADSL, fibra o le ultimissime diavolerie elettroniche che conosciamo ora. Mi sembra ieri a essere lì nella mia cameretta a pregare perché non si bloccasse la connessione. Ha segnato un’epoca. E’ stato un visionario anche quando prese parte alla sfida della Deltawing o più recentemente quando pensava di presentarsi a Le Mans con un progetto tutto elettrico.
Si dice che all’inizio dell’avventura automobilistica fosse dubbioso e non molto interessato. Seguì per lo più il figlio Dan. Ha fatto poi correre i più grandi piloti endurance con le sue vetture, riuscendo a riportare perfino l’eroe dei due mondi Mario Andretti a Le Mans nel 2000. Due sognatori in cerca di conquistare entrambi la loro prima grande classica fregandosene della carta d’identità. Grazie Don Panoz. Ci hai regalato pagine di motorsport indimenticabili che porteremo sempre nei nostri cuori. Le tue batmobili continueranno a sfrecciare sempre nei nostri pensieri.
Riccardo Turcato