Lewis Hamilton chiude il tour de force di quattro GP in cinque settimane con un’altra importantissima vittoria in Ungheria, portando a 24 i punti di vantaggi sul diretto avversario Sebastian Vettel. Hamilton è il pilota più in forma al volante della vettura migliore supportato anche dal suo valido scudiero, Valtteri Bottas, che si è reso protagonista certamente di una grande gara, mettendo alla frusta Vettel, anche se poi ha rovinato tutto negli ultimi giri col contatto col ferrarista e, successivamente, con Ricciardo. Bottas aveva evidenti problemi di gomme e i commissari l’hanno punito con 10 secondi di penalità e 2 punti sulla licenza, ma il suo piazzamento all’arrivo non è cambiato e ha quindi chiuso 5°.
Col secondo e terzo posto, la Ferrari saluta Budapest con più punti del previsto anche se deve recriminare per i due errori ai pitstop che sono costati a Vettel e Raikkonen secondi preziosi che gli avrebbero certamente permesso di tornare in pista davanti al finlandese della Mercedes. Grandissima gara da parte di Daniel Ricciardo. In questa occasione la Red Bull non aveva rispettato le aspettative, accusando anche problemi di affidabilità che hanno costretto al ritiro Verstappen. Molto bravo l’australiano che è riuscito comunque a chiudere ai piedi del podio, dopo l’ordine dato a Bottas di restituirgli la posizione.
Risultato positivo anche per la Toro Rosso, che conquista il sesto posto con Gasly, e per la McLaren che chiude all’ottavo posto con Fernando Alonso. Mi spiace vedere in difficoltà la Force India, un team che negli ultimi due anni aveva raggiunto risultati incredibili. Ora ci aspettano tre settimane di stop e poi il Mondiale ripartirà da Spa-Francorchamps e Monza. Con una Mercedes che fa paura, soprattutto in vista di due tracciati così veloci.
Gian Carlo Minardi