Chi scrive è ben conscio che le monoposto di F1 e tutto il Circus sono anche un carrozzone itinerante espositivo per gli sponsor. Fatta questa premessa, dico che quando guardo un GP voglio godermi la gara di uomini e macchine e non una sessione di gioco di Super Mario Kart della Nintendo.
In Canada abbiamo toccato il fondo con le stelle dello sponsor birraiolo sparse ovunque. Sulle luci del semaforo o messe in digitale sopra le tribune o in mezzo alla pista. E poi le scritte sparse tra i cordoli. No dai basta… Liberty Media cerchi di attirare i giovani e i soldi in altri modi. La gara è sacra e non va sporcata con cavolate del genere o con una modella a cui si fa sventolare la bandiera a scacchi un giro prima della fine della gara. Grazie.
Riccardo Turcato
PS: sottoscrivo il contenuto e ogni singola parola. Mi sono solo permessa di togliere il nome dello sponsor, primo per non fargli ulteriore pubblicità; secondo perché dopo quasi due ore di loghi e stelle ovunque ho la nausea. Per quanto riguarda la modella, pubblichiamo in basso il suo stesso tweet, dove la tizia – peraltro sconosciuta ai più – ha pure il coraggio di ridere sull’errore commesso. Ma in fondo non le si può nemmeno addossare del tutto la colpa: mica è il suo mestiere, qualcuno preposto a controllare dovrebbe esserci, come abbiamo scritto altrove...
Barbara Premoli
“IT WASNT ME” *Shaggy Voice* when they tell you to wave the flag a lap too early 😂😩😡🏁🏁 but I’m so grateful no one was hurt! 🙏🏽🏎 @F1 pic.twitter.com/2wBmH3SDOP
— ♔Winnie Harlow♔ (@winnieharlow) 10 giugno 2018