Il GP del Brasile segna un momento particolarmente importante per Kimi Raikkonen: 250 presenze in Formula 1. Sembra ieri il debutto, in Australia 2001, con la Sauber. Poi ci sono state McLaren (2001-2006), Ferrari (2007-2009), il ritiro e il rally, il ritorno in F1 con la Lotus (2012-2013) e infine nel 2014 quello di nuovo in Rosso. E proprio a lui la Scuderia deve il suo ultimo Titolo Piloti, conquistato nel 2007 proprio a Interlagos. 37 anni, Kimi Raikkonen sembra vivere una seconda vita, in pista e soprattutto a livello personale.
Soprannominato Iceman anche per il suo carattere riservato e schivo, ha iniziato lentamente a cambiare quando ha incontrato Minttu, splendida ex-modella finlandese, che ha sposato lo scorso agosto proprio in Italia e dalla quale due anni fa ha avuto il figlio Robin, per il quale lui letteralmente impazzisce. Minttu e Robin hanno addolcito il glaciale Kimi, o forse hanno fatto emergere quello che è sempre stato e che prima non mostrava. Al punto che ieri, dopo aver fatto il 3° tempo nelle qualifiche, nel corso della conferenza stampa ha stupito tutto facendo gli auguri di buon compleanno alla moglie.
E ormai è ufficiale: nel 2017 la famiglia Raikkonen crescerà, con l’arrivo del secondogenito. Nella photogallery ripercorriamo la carriera di Kimi, pilota che molti davano per finito, ma in cui la Ferrari ha giustamente creduto, rinnovandogli in contratto. Lui è continuità e impegno, prestazioni (quando la macchina consente) e attaccamento alla squadra, fedele e riservato, non certo attaccabrighe, ma è anche quello dalle frasi storiche, da cui sono nate persine delle T-shirt (“Lasciatemi solo, so cosa faccio” è entrata nella storia…). Un ragazzo di 37 anni che con tutti i suoi compagni – Heidfeld, Coulthard, de la Rosa, Montoya, Wurz, Massa, Badoer, Fisichella, d’Ambrosio, Grosjean, Kovalainen, Alonso, Vettel – ha sempre avuto ottimi rapporti. Una sicurezza per un team. Qualità che Minttu ha esaltato. Che cosa non fanno l’amore e la serenità…
Barbara Premoli