La saga del format delle qualifiche continua, con i boss che si sono riuniti questa mattina solo per concordare la data del prossimo meeting. I team boss si sono incontrati prima del GP del Bahrain con Bernie Ecclestone e Jean Todt per discutere il futuro del format, con la speranza che venga cancellato. Ma anche se la riunione è durata 90 minuti, Toto Wolff all’uscita ha detto che “No decision has been made” a parte il fatto che sul tavolo c’è la possibilità di tornare al format 2015. Un nuovo incontro è stato fissato per giovedì, e si potrebbe persino studiare un format del tutto nuovo. “Il nostro messaggio principale”, ha detto Woff, “è nessun esperimento”.
Non sono state fornite altre informazioni, ma la delusione tra boss e media è tangibile, in un clima che è sempre più teso e politico. Segno di un’instabilità che non fa certo bene allo sport. Come ha riassunto perfettamente e in modo conciso Kimi Raikkonen “La F1? Piena di politica e altre stronzat – a volte è ollia. La gente dall’esterno deve guardarci e pensare: Che stupidi, ma cosa stanno facendo?”.
Bernie Ecclestone ha risposto alla lettera collettiva dei piloti per uno sport migliore additando il presidente della GPDA Alex Wurz, e dicendo che si tratta di una mossa politica d’accordo con i team. “Non siamo politici”, ha detto Vettel difendendo Wurz. “La lettera è firmata da Alex, me e Jenson Button ma è da parte di tutti i piloti”.
Se secondo i piloti il timore è che il governo dello sport sia uscito dai binari, il capo della FIA Todt ha detto che probabilmente la F1 resterà così fino al 2020: “Se riuscissimo a mettere d’accordo tutte le parti, potremmo cambiare il governo domani”, ha detto. “Ma dubito che accadrà, quindi restereo così fino allo scadere dell’accordo attuale nel 2020”. I preoccupati sembrano proprio i piloti, i capi non se ne preoccupano più di tanto e d’altronde è comprensibile, visto che loro sono al caldo e tranquilli. Anche se questoa F1 non piace più a nessuno. Auguri a tutti…
Barbara Premoli