Sarà il campione del Repsol Honda Team Marc Marquez a partire davanti a tutti nel GP d’Argentina. Accanto a lui le Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, in netto recupero sulle Honda a Termas de Rio Hondo ma ancora leggermente distanti dallo spagnolo. Le qualifiche della classe regina si aprono con le conseguenze di quanto successo nelle FP4 a Scott Redding del team Ducati Octo Pramac Yakhnich, la moto del britannico accusa un problema al posteriore: il pilota resta in piedi finisce nel prato nonostante il cedimento abbia distrutto il codino della moto. Le FP4 sono state sospese con bandiera rossa e poi riprese per gli ultimi 4 minuti durante i quali Jorge Lorenzo cade alla curva 1.
Le Q2 partono con l’ingresso di Bradley Smith e Pol Espargaro, Monster Yamaha Tech3 come due migliori delle Q1 a giocarsi le prime dodici posizioni in griglia di partenza nei 15 minuti di qualifiche. Fasi inziali con i protagonisti che uno a uno prendono la via della pista in condizioni climatiche simili alla mattinata di libere. Primo passaggio di Jorge Lorenzo a 1:40.574s con Marc Marquez a 1:39.411s. Cade Cal Crutchlow, LCR Honda, alla curva 1, punto critico delle Q1 per molti piloti.
Andrea Iannone, Ducati, si piazza al secondo provvisorio seguito dal compagno di scuderia Andrea Dovizioso a oltre un secondo da Marquez. Valentino Rossi prova il suo giro lanciato ed è secondo a 0.577s dal pilota HRC. Lorenzo prova a rispondere sia al compagno di scuderia sia a Marquez ma è terzo a 0.152s. Cade Bradley Smith alla curva 1 mentre Dani Pedrosa sale al quarto posto. Ci prova Maverik Viñales, team Suzuki Ecstar, ma è solo decimo e distante dalla pole provvisoria; dopo pochi passaggi cade Marquez sempre alla curva 1 come già accaduto nelle FP3.
Rossi prova a spingere, mentre Lorenzo è secondo. Sul traguardo il nove volte iridato sfila la seconda piazza in griglia al compagno di box ma tutti e due sono dietro al campione spagnolo, che conquista la sua 31° pole nella classe regina. In seconda fila partiranno Pedrosa, Dovizioso e Iannone con il ducatista numero 29 a 0.861s dal leader.
Redazione MotoriNoLimits