Si giocavano tutto nell’ultimo round, a Valencia. E ci hanno messo l’anima fin dal via. La posta in gioco era grande e infatti alla partenza Marc Marquez ha perso tre posizioni, rischiando di farsi inghiottire dal gruppo, recuperando in fretta la terza piazza. Davanti Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo a lottare per la la prima posizione, con Alvaro Bautista che, dopo aver passato Valentino Rossi, si è incollato a Marquez. I continui sorpassi tra il 26 e il 99 hanno permesso al gruppo dei primi 8 di restare compatto, con Marquez tranquillo (si fa per dire…) alle spalle dei due connazionali.
Incredibile la sfida tra Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, con la Yamaha non all’altezza della Honda in termini di prestazioni, ma spinta dalla grinta del Campione 2012, che si è anche toccato con Pedrosa, con la Repsol Honda scivolata in 5° posizione, dietro a Rossi. Marquez è riuscito brevemente anche a prendere la testa della gara, prima che Lorenzo si riprendesse la posizione, davanti a Marquez e Pedrosa. A 5 giri dal termine Pedrosa ha passato Marquez, che gli ha lasciato strada senza lottare.
La vittoria del pilota Yamaha, ottava della stagione, non basta per riconfermare il Titolo vinto lo scorso anno. Marquez con la terza posizione è il nuovo Campione del Mondo con appena 4 punti di vantaggio. Un risultato che ha dell’incredibile e che fa entrare lo spagnolo nella storia della MotoGP: a 20 anni e 245 giorni, Marc è il più giovane pilota di sempre a vincere un Campionato del Mondo nella classe regina, record che apparteneva a Freddy Spencer, che ci riuscì con 21 anni e 258 giorni in sella a una Honda. Un Titolo che arriva Marquez dopo 14 podii, 8 pole e 298 punti (mai così tanti per un rookie nella classe regina) nel 2013 ed è il primo debuttante a conquistare il Mondiale da Kenny Roberts, nel 1978. Senza contare che è il quarto pilota nella storia del Campionato del Mondo a conquistare il titolo in tre differenti categorie assieme a Mike Hailwood, Phil Read e Valentino Rossi. Nomi da far tremare i polsi… E già questo dovrebbe dare un’idea su questo ragazzino terribile che nel 2014 sarà atteso alla prova più dura: dimostrare al mondo di non essere un fuoco di paglia ma una realtà.
Barbara Premoli