Twizy Renault Sport F1 è una concept-car “fun” che fa da tramite tra la tecnologia F1 e i veicoli di serie, attraverso un design muscoloso e performance spettacolari. Equipaggiata con ruote da monoposto e una lamina anteriore, carene laterali, spoiler posteriore e diffusore che integra un faro da pioggia, Twizy Renault Sport F1 afferma senza ambiguità la sua affinità con la disciplina regina dello sport automobilistico.
Ma Twizy Renault Sport F1 rappresenta più di una semplice concept-car. Al di là delle apparenze, le performance sono una realtà grazie al KERS, identico a quello delle monoposto di Formula 1 motorizzate da Renault. La potenza viene istantaneamente moltiplicata per 6, per toccare circa 100 CV, proiettando la concept-car da 0 a 100 km/h con la rapidità di Mégane R.S., il modello più performante di Renault. Questa prodezza tecnologica è stata realizzata dagli ingegneri di Renault Sport Technologies, in collaborazione con Renault Sport F1.
Con questo veicolo fuori dal comune, Renault vuole mostrare al pubblico la sua perfetta conoscenza della tecnologia elettrica in F1, rappresentata dal sistema KERS, di cui la Marca è stata tra i precursori fin dal 2009. Il costante impegno nella disciplina regina dello sport automobilistico consente infatti alla Casa di disporre di un laboratorio tecnologico esclusivo: una carta vincente non solo su pista, ma anche su strada.
Con i pneumatici slick da monoposto derivati dalla Formula Renault 2.0, una lamina anteriore, carene laterali e uno spoiler posteriore, tutti in carbonio, Twizy Renault Sport F1 rivendica la sua identità fin dal primo sguardo: le inedite proporzioni la rendono un oggetto risolutamente fun, pronto a scattare. Si aggiungono altri elementi caratteristici, quali i retrovisori in stile monoposto o il diffusore posteriore, che integra il faro da pioggia della Formula Renault 3.5. Inoltre, in linea con la competizione, le lampadine del sistema d’illuminazione sono sostituite da LED, per ridurre il consumo energetico. All’interno, il sedile posteriore di Twizy lascia spazio al KERS, visibile in una zona trasparente. Twizy Renault Sport F1 è equipaggiata con volante tipo F1, proveniente dalla banca organi meccanici racing Renault Sport Technologies.
Come detto, oltre al design, Twizy rivendica anche le performance, grazie all’adozione del sistema KERS, montato sulle F1 motorizzate da Renault. Il KERS (Kinetic Energy Recovery System, ovvero il Sistema di Recupero dell’Energia Cinetica), recupera una parte dell’energia cinetica prodotta dalla frenata. Invece di dissiparsi nei freni sotto forma di calore, l’energia recuperata può essere così immagazzinata e riutilizzata per la propulsione del veicolo, come avviene in F1. Il KERS si compone di tre elementi principali: un motore-generatore elettrico, direttamente collegato all’albero motore; specifiche batterie agli ioni di litio; una centralina di comando (detta KCU, per KERS Control Unit). La “macchina elettrica” funziona alternativamente in modalità generatore e motore. In modalità generatore agisce come resistenza, alla stregua di una dinamo, convertendo l’energia meccanica in energia elettrica, che viene immagazzinata in una batteria. Per riutilizzare tale energia, basta semplicemente invertire il processo: il sistema passa in modalità motore e restituisce l’energia elettrica tramite il motore elettrico, fornendo così potenza supplementare alle ruote.
Twizy Renault Sport F1 è quindi equipaggiata con due motori elettrici: il propulsore originario di Twizy 80, che eroga 17 CV (13 kW), sui cui viene a “innestarsi” un KERS direttamente derivato dalla F1, che rende questa concept-car un piccolo bolide dalle performance esplosive. Con il KERS in funzione, la potenza di Twizy Renault Sport F1 si moltiplica per sei, passando istantaneamente da 17 a 97 CV (72 kW). Gli 80 CV supplementari forniti dal KERS sono disponibili per circa 14 secondi, come sulle monoposto F1. Così “gonfiata”, alla concept-car bastano pochi secondi per passare da 0 a 100 km/h, eguagliando Mégane R.S. in accelerazione.
Twizy Renault Sport F1 non dispone, chiaramente, della stessa velocità di una monoposto. L’energia cinetica generata in fase di decelerazione non è sufficiente per ricaricare la batteria del KERS. Per evitare tale problema, gli esperti di Renault Sport Technologies e Renault Sport F1 hanno messo a punto un sistema che consente di ricaricare la batteria senza ricorrere all’energia cinetica della decelerazione, prelevando tale potenza sul motore principale. Questa soluzione lascia al pilota la massima autonomia nella gestione del KERS..Il pilota di Twizy Renault Sport F1 gestisce il KERS parametrandolo in tempo reale a partire dal volante, scegliendo tra due modalità.
1/ Fase di recupero di energia (modalità Recovery): attivando tale modalità, il motore elettrico funziona come un generatore tradizionale, prelevando la potenza come una “dinamo”. L’energia meccanica del motore di Twizy viene così convertita in energia elettrica, con la possibilità di prelevare fino a 4 kW dal motore principale, che consentono di ricaricare la batteria del KERS con l’auto in movimento.
2/ Fase di restituzione dell’energia (modalità Boost): l’energia recuperata in modalità Recovery può essere liberamente utilizzata dal pilota. Basterà azionare l’apposito pulsante, presente sul volante, per invertire il processo: il motore-generatore del KERS funzionerà in questo caso come un motore (e non più come un generatore), assicurando un supplemento di potenza meccanica (boost) al motore principale, poiché è direttamente collegato all’albero motore..La potenza massima del motore del KERS (MGU-K) è di 60 kW (circa 80 CV). Tutte le informazioni transitano dalla centralina di comando, che sorveglia la carica e la restituzione dell’energia accumulata, e che è collegata al “cervello elettronico” di Twizy Renault Sport F1 (ECU – Electronic Control Unit).
In questa configurazione, il regime massimo del propulsore di Twizy è spinto a 10.000 g/min, che corrispondono a una velocità massima di 110 km/h. Derivato da una tecnologia avanzata, il motore-generatore del KERS è contenuto in un cilindro da 10 cm di diametro, che può salire fino al regime di 36.000 g/min. Il KERS è equipaggiato con una specifica batteria, in grado di assicurare cicli di ricarica/scarico molto rapidi. Direttamente derivato dalla tecnologia F1, questo insieme pesa soltanto 30 kg, batteria compresa. Con 36.000 g/min per il KERS, contro 10.000 g/min per il motore principale di Twizy, la connessione del KERS al motore principale e il dialogo tra i due organi hanno rappresentato le sfide cruciali per la messa a punto. La sincronizzazione è assicurata da un riduttore, con un rapporto di demoltiplicazione di 3.6, che utilizza lo stesso pignone di trascinamento dei V8 della F1.
Il volante di Twizy Renault Sport F1 deriva direttamente da quello della Formula Renault 3.5, ultimo step della filiera F1 di Renault. Le funzionalità disponibili sono state adattate al veicolo elettrico e al KERS, con cerchi dal diametro maggiorato. La potenza recuperata in modalità Recovery è regolabile tramite un selettore a 4 posizioni. Il livello di potenza restituito (di 10 kW a 60 kW) può essere regolato con un selettore a 6 posizioni. Il pilota attiva la restituzione dell’energia del KERS spingendo contemporaneamente le due levette situate dietro il volante. Per avvisare gli spettatori della sua entrata in funzione, l’attivazione del KERS è accompagnata dall’accensione del fanale pioggia, inserito nel diffusore posteriore di Twizy Renault Sport F1.
La concept-car è equipaggiata con uno specifico sistema di acquisizione dati. Le informazioni vengono visualizzate sul display multi-pagine integrato nel volante, che fornisce tutte le informazioni provenienti dal sistema elettronico di Twizy, ma anche dal sistema KERS F1. Il pilota visualizza in tempo reale numerosi parametri: livello di carica della batteria principale e della batteria del KERS, pressione dell’olio, temperatura dell’acqua…
A bordo di Twizy Renault Sport F1 anche un sistema di registrazione “RS Monitor”, simile a quello proposto da Megane R.S. e Nuova Clio R.S. 200 EDC, che consente al pilota di registrare in tempo reale le performance di Twizy Renault Sport F1: 0-50 km/h, 0-100 km/h, 50 m da fermo, 100 m da fermo.
Ma come si è arrivati a tutto questo? Breve flash-back: al GP d’Europa a Valencia 2012, nei paddock ferve l’attività, in vista della gara. Nel motorhome Renault Sport F1, tre persone discutono animatamente: il capoprogetto del KERS Renault, Laurent Debailleul, accenna alla sua partecipazione alla messa a punto del motore di Twizy e ai confronti che ha potuto realizzare rispetto alle tecnologie su pista. Chiede quindi, come si trattasse di una battuta: «E per quando è previsto il KERS su Twizy?». I suoi due interlocutori Tarik Ait Said, addetto alle Operazioni Marketing per Renault Sport F1, e Axel Plasse, Direttore Engineering del motore V8 RS.27 di F1 lo prendono in parola. Nasceva così l’idea della Twizy Renault Sport F1 e partiva il conto alla rovescia. La fase esplorativa iniziava alla fine dell’estate, e sarebbe durata fino a fine novembre 2012. In quel periodo, Renault Sport F1, Renault Sport Technologies e Renault Design si sono scambiati informazioni a ritmo serrato, per valutare la fattibilità tecnica di varie ipotesi, nel rispetto di un budget molto limitato. Il progetto viene subito presentato alla Direzione di Renault, che dà il suo accordo a fine dicembre. In meno di 4 mesi, l’idea si trasforma in un autentico progetto, validato dai vertici dell’Azienda.
Con Twizy Renault Sport F1, Renault mostra ancora una volta lo stretto rapporto esistente tra la Formula 1 e i veicoli di serie, grazie a una concept-car emblematica. Nel 1994, Renault aveva già presentato Espace F1 al Salone dell’Auto di Parigi, un prototipo automobilistico progettato in partnership tra Renault e Matra, che celebrava il decennale di commercializzazione di Espace. La carrozzeria in fibra di carbonio del modello riprendeva le forme di Espace II. Espace F1 utilizzava un propulsore RS5, 10 cilindri a V da 3.500 cm³ e 40 valvole da 820 cv, identico a quello montato sulla Williams FW15C, associato ad una trasmissione semiautomatica a sei rapporti, con comandi al volante. Il modello era presentato in una spettacolare tinta gialla. Su sedili avvolgenti, i quattro passeggeri erano mantenuti da imbracature di sicurezza a tre punti di fissaggio e vivevano in diretta le sensazioni della Formula 1 accanto a un pilota.
Lasciando da parte gli aspetti “fun”, Espace F1 e Twizy Renault Sport F1 dimostrano la costante volontà di Renault di mettere la competizione al servizio della serie. I 35 anni di esperienza di motorista di Renault in F1 le consentono di beneficiare di un laboratorio tecnologico eccezionale: un’indiscutibile carta vincente per sviluppare le auto del futuro.
Barbara Premoli