Siamo entrati in una settimana cruciale per la Formula 1. Nella giornata di mercoledì, team principal e il presidente FIA Jean Todt si incontreranno intorno a un tavolo per discutere dei provvedimenti presenti e futuri, cui faranno seguito la presentazione (virtuale) di alcune monoposto e la prima sessione di prove collettive sulla pista spagnola di Jerez, in programma dal 28 gennaio.
Il Salary Cap in previsione 2015 è certamente un argomento fondamentale per la sopravvivenza del Circus, ma nella scaletta di mercoledì sarà importante mettere in cima i problemi attuali che attanagliano la Formula 1 di oggi, nonostante le dichiarazioni di rito dei diretti interessati.
In questo momento abbiamo diverse realtà che lottano con gli aumenti esponenziali dei costi, derivanti dalle importanti novità tecnologiche introdotte e la mancanza di sponsorizzazioni. A esclusione dei primi due-tre team del Mondiale, gli altri navigano in acque molto agitate. Una volta il tam-tam classico era la sopravvivenza o la chiusura di un piccolo team come la Minardi, mentre ora sentiamo di una Lotus – quarta forza del Mondiale – in forte difficoltà o di una McLaren che non supera i crash test, ecc…
La Formula 1 è sempre stata la massima espressione della tecnologia e la strada intrapresa abbraccia quelle che saranno le caratteristiche delle prossime auto di serie: recupero dell’energia, riduzione dei consumi e motori turbo. Solo la competizione sportiva può aiutare velocemente la ricerca, ma a mio avviso sono errate le tempistiche. Non sono stati presi correttamente in esame i campanelli d’allarme sulla difficile situazione economica mondiale. Non dimentichiamoci che la Formula 1 è l’evento mediatico più seguito, dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio – che arrivano però solo ogni 4 anni – mentre i GP si corrono ogni 15 giorni. Pertanto il Circus non può permettersi scelte poco ponderate, come il raddoppio dei punti per rendere più spettacolare un Campionato, che per la mia storicità è assolutamente fuori logica. A mio avviso l’attuale regolamento è troppo penalizzante. In questo momento il numero di motori e di cambi a disposizione per ogni pilota è troppo ridotto così come le giornate di prove, soprattutto in virtù delle numerose novità introdotte e delle problematiche che i team stanno affrontando. I ritardi sulla tabella di marcia sono evidenti e questo inciderà sull’affidabilità, sulla performance delle vetture e sulla sicurezza.
Siamo arrivati oltre metà gennaio e a breve inizierà la prima giornata di test collettivi sulla pista di Jerez. Chi ci sarà? In che condizioni gireranno? Come affronteranno i primi appuntamenti? Ho l’impressione che il Mondiale potrà essere vinto non da chi avrà le migliori soluzioni tecniche, ma da chi riuscirà a tagliare il traguardo. L’affidabilità diventerà la vera arma vincente. In un ambiente competitivo e tecnologico come questo, i problemi economici si ripercuotono non solamente sulla ricerca tecnologica, ma anche sull’affidabilità delle varie componentistiche.
La F1 sta vivendo un momento difficile; i problemi di Mr E. si ripercuoteranno sull’ambiente? Nonostante dichiari di avere il pieno appoggio dei team, sarà sempre il punto di riferimento o da questa riunione emergeranno nuove figure? Mi auguro vengano presi in esame i numerosi problemi in ottica 2014 per garantire credibilità, uno spettacolo e una competitività degna di questo sport, prima di pensare al futuro prossimo.