Tutto è tornato nella routine. Dopo la parentesi negativa di Singapore, in Giappone la Mercedes ha mostrato nuovamente tutto il suo strapotere con un Hamilton imprendibile, che ha dimostrato alla concorrenza di avere le redini del gioco e di poter fare quello che vuole. Nico Rosberg, sbagliando la partenza, ha compromesso non solo la sua gara, ma probabilmente anche le sue chance iridate.
La W06 Hybrid è su un altro pianeta, al di là di qualche errore o problema. Dopo una vittoria, un terzo posto è sempre un “boccone” amaro, ma il 3° e 4° posto sono un buon bottino per la Ferrari. Vettel porta a casa il decimo podio stagionale su un tracciato difficile per la Rossa, che consolida il suo secondo posto nel Costruttori, ai danni di una Williams già orientata al 2016.
Un GP che comunque ci ha regalato bei duelli e sorpassi, come quello di Nico su Bottas o di Verstappen sul compagno Sainz. Per fortuna la regia ha cambiato politica, dando molto spazio alle lotte di metà gruppo. Ancora una volta i due giovani “tori” hanno animato la corsa, regalando alla Toro Rosso 3 punti importanti in ottica Campionato nonostante qualche errore, come nel caso di Sainz Jr all’ingresso della corsia box, quando ha danneggiato l’ala. Complimenti anche alla Force India e, soprattutto, alla Lotus. Il team di Mallya, che ha confermato anche per la prossima stagione Hulkenberg e Perez, dimostra che il 5° posto nel Mondiale è più che meritato. Molto bella la reazione della Lotus che saluta Suzuka col 7° e 8° posto, nonostante i momenti difficili. Un premio per tutto lo staff che continua a lavorare nonostante la forte pressione. Speriamo che nei prossimi giorni arrivi l’annuncio del passaggio di proprietà.
Un pensiero anche sulla gara di Fernando Alonso. Non condivido lo sfogo via radio dello spagnolo che non ha risparmiato critiche pesanti verso la sua McLaren-Honda, dopo l’ennesimo sorpasso subito. Posso capire però la sua frustrazione. Nonostante abbia lottato costantemente, ha chiuso solo 11°, con il compagno 16°. E’ un momento veramente difficile sia per lui, ma soprattutto per la Honda. Sono preoccupato di cosa possano fare i giapponesi davanti a una situazione così critica. Il divario tecnico è importante e non si vedono miglioramenti sulla Power-Unit. A oggi non vedo per loro un futuro in Formula 1 oltre il 2016.
Il Circus però sta affrontando una situazione non facile. Alcune realtà stanno camminando sui carboni ardenti. Assieme alla Honda, le cui problematiche si riversano anche sulla componente economica del team, abbiamo una Red Bull (RBR e TR) senza un motore, oltre alla Lotus che aspetta con ansia la Renault. Il tempo stringe e questa settimana, stando alle indiscrezioni, dovrebbero sbloccarsi alcune situazioni complicate. Potrebbe esserci anche un ripensamento da parte della Mercedes nei confronti della Red Bull. Sta di fatto che c’è un regolamento che parla chiaro: ciascun team deve avere un motore. Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà. Da ottimo maestro d’orchestra, Mr E non starà a guardare.