La pioggia ha caratterizzato il venerdì del GP del Giappone, con Carlos Sainz e la Toro Rosso davanti a tutti nelle FP1 e Daniil Kvyat e la Red Bull nelle FP2. Se nella prima ora e mezza solo 12 piloti su 20 hanno fatto un tempo a causa delle condizioni davvero pessime, la pioggia ha dato un po’ di tregua all’inizio della seconda sessione, per cui molti ne hanno approfittato: Kvyat sulle intermedie è stato il primo a fare un tempo, 1m49.374s, di poco più veloce di quello della mattinata di Carlos Sainz.
A spodestare Kvyat ci ha pensato Nico Rosberg, la cui Mercedes monta il motore evoluzione che aveva usato a Monza e che il team era stato costretto a sostituire, ma per il resto del weekend il tedesco passerà alla quarta power unit, quella usata a Singapore. Il vantaggio di Rosberg è durato poco, fino a quando Kvyat ha fermato i crono sull’1m48.277s, con un vantaggio di 0.023, mentre il leader della classifica Lewis Hamilton ha chiuso terzo, a mezzo secondo.
Quarto Daniel Ricciardo a 0.820s dal compagno di squadra, seguito dalle Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, entrambi a circa 2 secondi dalla vetta.
Settimo e ottavo tempo per le Toro Rosso di Sainz e Max Verstappen, uscito due pista due volte. A completare la top 1o la Sauber di Felipe Nasr e la Lotus di Pastor Maldonado, a 3 sec da Kvyat. Undicesima la Force India di Nico Hulkenberg, con Sergio Perez 14° alle spalle della Sauber di Marcus Ericsson.
Jenson Button ha aspettato quasi mezz’ora prima di uscire dal box, lamentando poi un forte sottosterzo e chiudendo 12°, a 3.584s. Solo 16° la Williams di Felipe Massa (alle spalle della Lotus di Romain Grosjean), a 4.5s, mentre Valtteri Bottas è stato l’unico pilota a non scendere in pista (scusa ufficiale: risparmiare le wet, anche se per il resto del weekend non si prevede pioggia).
Dopo una quarantina di minuti è tornato a piovere, con i piloti che sono rientrati ai box, lasciando pista libera a Fernando Alonso, sulla cui McLaren tra le due sessioni è stato sostituito il motore. La Honda ha infatti scoperto un problema non specificato dopo le FP1 e per precauzione ha effettuato il cambio, per cui lo spagnolo ha osservato i colleghi dall’hospitality. Girando sulle wet, Alonso ha chiuso 17°, a quasi 7 sec da Kvyat.
Conclusioni? Per quanto le condizioni meteo non siano certo l’ideale per stabilire le reali forze in campo, le Mercedes tornano davanti ma, soprattutto, fanno sorridere le quattro monoposto motorizzate Renault, di nuovo in cima alle classifiche anche qui a Suzuka, dopo le prestazioni di una settimana fa a Singapore, sull’asciutto e su un circuito completamente diverso. Chissà che alla Red Bull, ancora senza motore per il 2016 dopo aver fatto le bizze con il motorista francese, non convenga cospargersi il capo di cenere (e anche di corsa!) e rimangiarsi le minacce di divorzio…
Barbara Premoli
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