A Montecarlo l’incognita e l’errore sono sempre dietro l’angolo e gli ultimi 10 giri non hanno tradito le attese. Un GP movimentato da fattori esterni grazie al contatto Verstappen-Grosjean e alla tattica “suicida” Mercedes che ha messo nelle mani di Nico Rosberg il successo strappandolo a Lewis Hamilton, che fino a quel momento aveva dominato in lungo e in largo il fine settimana.
Al di là della supremazia indiscussa della Mercedes F1W06 Hybrid, come dimostra il vantaggio accumulato da Hamilton prima dell’ingresso della Safety-Car, il muretto ha negato una vittoria più che meritata all’inglese per superficialità e troppa superbia. Un plauso a Nico, anche per la sua sportività, dichiarando di essere stato particolarmente fortunato in questa circostanza. Certamente il “fattore C” ha un suo peso anche nelle gare! La Mercedes ha portato a termine il sesto GP con la medesima power-unit, sinonimo di forza e competitività.
Tutti gli altri hanno tantissimo lavoro da fare, anche se ho visto un buon compattamento nelle prestazioni. Bel passo in avanti da parte di Red Bull, McLaren-Honda e Force India. I “bibitari” non si sono dimenticati di aver vinto quattro Mondiali e stanno avanzando. Primi punti iridati per Button, che ha portato la McLaren all’ottavo posto girando anche su riscontri cronometrici interessanti, così come Sergio Perez che ha chiuso alle spalle di Raikkonen, al 7° posto. Fine settimana sottotono per il finlandese che, oltre ad aver commesso qualche errore di troppo, a mio avviso ha corso al di sotto delle sue possibilità, doveva stare davanti alle RBR. Giusta anche la decisione dei commissari di non penalizzare Daniel Ricciardo per il contatto con Kimi, mentre non trovo corretta la decisione presa nei confronti di Alonso, costretto poi al ritiro per problemi di affidabilità: siamo a Montecarlo e l’essenza della F1 devono essere anche questi contatti.
Risultato deciso comunque dal contatto Verstappen-Grosjean (l’olandese pagherà con 5 posizioni di penalità nel GP di Canada). Il 17enne della TR ci ha regalato i soli sorpassi e stava recuperando nonostante il problema al pitstop. Al di là dell’irruenza, è stato autore di un ottimo weekend. Senza voler fare il suo difensore, mi piacerebbe vedere le telemetrie di Grosjean poiché ho avuto l’impressione che il francese abbia anticipato notevolmente la frenata. E ora pensiamo al Canada.