Abbiamo vissuto un gran premio che solo a inizio anno era quasi insperato, indipendentemente dal fatto che le forze in campo siano per il momento Mercedes-Ferrari-Williams con una Power Unit tedesca al comando, come ha dimostrato il duello Vettel-Bottas. Sebastian ha dimostrato, ancora una volta, di essere tra i più veloci nel giro secco scendendo, insieme solamente ad Hamilton, sotto il muro dell 1’33 in qualifica.
Le prime tre file della griglia hanno rispecchiato molto bene gli attuali valori in campo. Stiamo vivendo una F1 dove il minimo errore viene pagato pesantemente. Lo abbiamo visto in particolar modo con Rosberg e Vettel. La gara si è giocata sulle strategie, ottime soprattutto nel caso di Raikkonen, sugli errori che potevano commettere i piloti e sull’affidabilità. La Mercedes negli ultimi giri ha accusato dei problemi ai freni, come ha dichiarato nel post-gara lo stesso Nico. Con uno-due giri a disposizioni in più, Kimi avrebbe potuto attaccare Lewis. Il finlandese è stato straordinario, gestendo in modo magistrale sia le soft sia le medium. Un Vettel invece che ha pagato i due errori passando dalla P2 alla P5 finale.
Una Mercedes che si conferma ancora al comando come dimostra la terza vittoria (su 4 gare) di Hamilton che sfrutta al meglio il suo potenziale. Alle sue spalle però abbiamo una Ferrari in netto recupero, che deve continuare a lavorare per provare a mettere pressione agli avversari.
Abbiamo assistito a bei duelli e sorpassi e al vero potenziale di molte macchine, come Lotus e Force India che nonostante i problemi hanno conquistato punti importanti. Gli ingegneri e i tecnici ci stanno facendo vedere cose impensabili, ribaltando situazioni tecniche.
Sportivamente parlando si sente la mancanza della Red Bull che ancora una volta ha dovuto fare i conti coi problemi della Renault: Ricciardo ha tagliato il traguardo con il motore rotto, rischiando di ripetere quanto successo a Verstappen in Cina, costretto al ritiro a 3 giri dalla fine. E’ andata peggio alla Toro Rosso, che ha visto i suoi due piloti ritirati per problemi.
Al di là della figuraccia di Button, che non ha potuto prendere il via al GP e afflitto da problemi fin dal venerdì, la McLaren sta facendo dei passi in avanti gara dopo gara. Positiva la gara di Alonso, anche se il cammino è ancora lungo. Il lavoro però inizia a dare i suoi frutti.
Ora ci aspettano tre settimane di relax, in attesa del GP di Spagna: come da tradizione, il primo appuntamento europeo coincide con l’inserimento delle novità più importanti, gettoni per i motori compresi.