Oggi, 24 marzo, con una spettacolare presentazione, Jaguar svelerà la nuova XF, a una settimana dal suo debutto pubblico al Salone di New York. L’evento si svolgerà a Londra, dove la terza generazione della Jaguar XF sarà guidata su due cavi dal diametro di 34 mm sospesi sull’acqua, per esaltare la sua leggerezza e la sua maneggevolezza. A compiere l’impresa, il più lungo attraversamento sui cavi sopra l’acqua con un’auto, lo stuntman britannico Jim Dowdall, protagonista delle più spettacolari scene di azione dei film di James Bond e Indiana Jones. L’evento sarà trasmesso in streaming in tutto il mondo su jaguar.com/newxf alle ore 20.00.
Negli ultimi anni, Jaguar Land Rover ci ha abituati a presentazioni spettacolari. Per il lancio della Range Rover Sport, per esempio, Daniel Craig guidò l’auto attraverso Manhattan, mentre per la presentazione della XE, sempre a Londra, la vettura venne trasportata da un elicottero su una pedana e poi sul Tamigi. Jaguar, negli ultimi tempi, ha fatto della leggerezza dell’alluminio quale soluzione per incrementare la rigidità delle vetture, riducendo consumi ed emissioni, un suo obiettivo prioritario, sia per quanto riguarda le vetture sportive, come la F-Type, sia per la nuova berlina compatta XE che, nel suo segmento, ha i più bassi valori di consumo del carburante.
La nuova XF, che sarà in vendita a settembre, sarà una vettura completamente rispetto alla precedente, e sarà il secondo modello di Jaguar ad avere un’avanzata architettura di alluminio. Se, come sembra, verrà confermato il consumo dichiarato di 4 litri per 100 km e un miglioramento ulteriore delle sue prestazioni, la renderà, ancor di più, una valida alternativa a BMW Serie 5, Mercedes Classe-E-Class e Audi A6, sue dirette concorrenti.
Secondo Ian Callum, il Direttore Design di Jaguar, la nuova XF sarà “la migliore vettura del suo segmento. Elegante, bella, con proporzioni che restituiscono un grande senso d’integrità, la nuova XF rimarrà fedele alla tradizione delle berline sportive Jaguar pur essendo assolutamente contemporanea.”
Walter Marcelli