Siamo sempre più nelle mani dei social, questa è la realtà. Ultimo esempio:a protesta social lanciata da Elton John su Instagram attraverso l’hashtag #boycottdolcegabbana, dopo le dichiarazioni dei due stilisti a favore della famiglia tradizionale, ha scatenato nelle ultime 24 ore quasi 29.000 tweet, che hanno raggiunto un’audience potenziale di 50,3 milioni di utenti (data dalla somma dei followers degli account che hanno twittato e retwittato). Questo secondo quanto emerge dall’analisi realizzata da Reputation Manager, principale istituto italiano nell’analisi e misurazione della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, che ha monitorato real time le reazioni su Twitter.
A differenza di altri casi in cui i brand vengono bersagliati dalla gente comune, questa protesta è caratterizzata dal fatto che sono innanzitutto personaggi dello spettacolo ad aver preso posizione contro le dichiarazioni dei due stilisti. Dopo l’appello di Elton John, nelle ultime ore, diverse star hanno twittato utilizzando l’hashtag #boycottdolcegabbana. Il tweet più retwittato è quello di Ricky Martin: “@dolcegabbana ur voices R 2powerfull 2B spreading so much h8 http://t.co/30Oe2hcxNt Wake up, Its 2015 Luv urselves guys #boycottdolcegabbana” (2.286 retweet), seguito da quello del regista e sceneggiatore Ryan Murphy che accusa: “These designers horrifying views are never in fashion. Their clothes are as ugly as their hate. #BoycottDolceGabbana”. Altri nomi noti dello spettacolo, soprattutto statunitensi, che hanno preso posizione contro Dolce e Gabbana: Sheryl Underwood (comica, 475mila followers), John Barrowman (attore/cantante/ballerino, 350mila followers), Rick Edwards (conduttore televisivo, 280 mila followers).