Rémi Taffin, Direttore Operazioni in Pista Renault Sport F1: «Dopo una stagione lunga e difficile, eccoci finalmente all’appuntamento di Abu Dhabi, sede dell’ultima gara del Campionato 2014: un appuntamento formidabile per concludere l’anno. Il circuito di Yas Marina costituisce una sfida impegnativa, in un ambiente molto accogliente, con strutture all’ultimo grido. Il tracciato ha diverse caratteristiche in comune con la pista di Melbourne, che apre il calendario, e questo ci darà l’occasione di effettuare un confronto pertinente, rilevando i progressi compiuti nel corso della stagione. Ad esempio, il lungo rettilineo situato nella parte opposta del circuito ci consentirà di capire quanto abbiamo imparato in termini di recupero e distribuzione di energia. In Australia chiedevamo ai nostri piloti di sollevare il piede alla fine del rettilineo per ridurre il consumo di carburante e risparmiare batteria. Da allora abbiamo migliorato il rendimento del gruppo propulsore e possiamo ormai raccogliere una quantità sufficiente di energia attraverso MGU-K e MGU-H per evitare questo tipo di situazione. In pratica, il pilota potrà sfruttare al massimo le potenzialità del gruppo propulsore in ogni fase del giro.
L’introduzione dei V6 turbocompressi rappresentava un vero e proprio salto nel buio. Sebbene Renault Sport F1 abbia ormai all’attivo una lunga esperienza con questo tipo di motore, le nuove tecnologie che consentono di recuperare l’energia prodotta dal turbo e dall’albero (il vecchio sistema KERS) pongono una sfida completamente nuova. Qualsiasi gruppo propulsore di Formula 1 è basato sullo sviluppo dell’architettura meccanica, un’arte in cui lo stabilimento di Viry-Châtillon ha sempre ottenuto risultati eccellenti. Tuttavia, abbiamo dovuto imparare in fretta a migliorare l’affidabilità degli altri componenti del blocco, introdotti nel corso di quest’anno, come la riserva di energia e l’e-Turbo.
Grazie a 90.000 km di prove in pista e alla partecipazione al campionato più impegnativo al mondo, con Renault Energy F1-2014 siamo riusciti a ridurre i problemi dell’inesperienza che sempre caratterizzano tutte le nuove tecnologie nel campo dei “motori”. Così siamo stati in grado di gestire meglio l’affidabilità, modificando al contempo alcuni componenti, che abbiamo reso più robusti. Inoltre, il team “telaio” ha avuto modo di imparare moltissimo rispetto all’integrazione del gruppo propulsore, in particolare per quanto riguarda gli aspetti del raffreddamento.
Un altro importante passo avanti va ricondotto ai progressi compiuti a livello del motore e del sistema di controllo della gestione dell’energia, che ci hanno permesso di migliorare la flessibilità del V6 turbo ibrido e il rendimento a livello di recupero/distribuzione di energia. Una situazione che ci ha consentito di mantenere più a lungo la massima potenza sui rettilinei. D’altro canto, dopo le recenti difficoltà incontrate, siamo particolarmente soddisfatti di sapere che il Caterham F1 Team questo fine settimana parteciperà al Gran Premio. Ci auguriamo che questa opportunità sia per loro l’occasione di operare, durante l’inverno, quei cambiamenti grazie ai quali potranno ricominciare più forti nel 2015.»
Il contributo di Total
Nel corso di una stagione, Renault Sport F1 e le sue quattro scuderie partner consumano circa 150 m3 di carburanti Total F1. Un terzo del consumo avviene in pista (sessioni di prova FIA e weekend di gara), due terzi sui banchi prova di Renault Sport F1 e del suo partner tecnico Mecachrome. A titolo comparativo, il consumo annuo di carburante Total F1 di una scuderia con motori Renault Sport F1 equivale a 2,4 giorni di erogazione media (senza alcuna distinzione di tipo di carburante) di un punto vendita autostradale francese.
Renault Energy F1-2014: curiosità
- Il rettilineo che si trova tra la curva 7 e la 8 è lungo quasi 1,2 km: il gruppo propulsore potrà viaggiare alla massima accelerazione per 14 secondi, raggiungendo velocità di oltre 310 km/h.
- Il terzo settore, che collega la curva 11 alla 21 e ultima curva, è per lo più costituito da curve a destra, da affrontare in seconda o terza. In questo settore la velocità media sarà di soli 160 km/h. Pertanto è necessario che il gruppo propulsore sia abbastanza flessibile, offrendo al tempo stesso un adeguato tempo di risposta nelle brusche fasi di accelerazione tra una curva e l’altra. Questa parte del tracciato consente infine ai MGU-K ed ai MGU-H di recuperare energia sufficiente e di ricaricare la batteria per il resto del giro.
- Il consumo di carburante sul circuito di Abu Dhabi raggiunge livelli molto elevati a causa dell’irregolarità dell’asfalto dell’ultimo tratto del circuito.
- Il clima caldo e secco può provocare fenomeni di “knock” (battito in testa), che talvolta si producono nei motori turbo. Noti anche come “detonazioni”, questi fenomeni avvengono a causa di una combustione anomala della miscela aria-carburante. Il termine “knock” fa riferimento al rumore prodotto dall’aumento della pressione all’interno del cilindro, che produce una sorta di colpo, che fa risuonare il pistone, la biella e i cuscinetti. Per attenuare questo fenomeno occorre controllare l’accensione e l’iniezione di benzina.
- Dato che si tratta dell’ultima corsa della stagione, il regolamento autorizza le scuderie a utilizzare ancora i componenti che erano stati precedentemente confinati al parco chiuso. Forti delle maggiori conoscenze acquisite nel corso di quest’anno sul gruppo propulsore, Renault riuscirà quindi a riciclare alcune parti interne, sempre nel rispetto dei parametri approvati.
- È ormai noto che la classifica del GP di Abu Dhabi offrirà il doppio dei punti normalmente attribuiti, per cui sarà essenziale spingere al massimo i componenti, tanto più che per quest’anno sarà l’ultima volta che se ne farà uso.
- Dalla sua prima edizione, nel 2009, l’evento è stato particolarmente favorevole alle monoposto con motore Renault. Sebastian Vettel, dopo essersi aggiudicato la gara inaugurale con il motore RS27, il V8 2,4 L, ha replicato l’anno dopo, conquistando il primo dei suoi quattro Titoli mondiali. Kimi Raikkonen ha vinto nel 2012, seguito ancora da Vettel che, l’anno scorso, è entrato per la terza volta nel palmarès della gara. Infine, Renault è uscita vittoriosa da Yas Marina per ben quattro volte in 5 edizioni del GP di Abu Dhabi.
- I gruppi propulsori di nuova generazione sviluppano lo stesso livello di potenza dei loro omologhi del 2013, consumando, per ogni gara, almeno 60 kg di carburante. I V6 turbo pertanto offrono un rendimento di gran lunga superiore – circa il 35% – rispetto ai vecchi V8.
- Tra l’e-Turbo e i sistemi di recupero dell’energia cinetica, si recuperano circa 6 MJ a ogni giro. Complessivamente, Renault nel 2014 ha recuperato più di 15 milioni di kilojoule da ciascuno dei suoi team.
- Grazie al controllo ottimizzato del gruppo propulsore e delle specifiche del carburante, il rendimento dell’Energy F1-2014 tra Melbourne e Abu Dhabi registrerà un miglioramento di oltre il 5%.
- Prima della manche finale del Campionato del Mondo 2014 di Formula 1, Daniil Kvyat (Scuderia Toro Rosso) è il pilota Renault che ha percorso la maggior distanza in pista, 13.188 km. Grazie a questo risultato, si classifica al 3° posto della stagione, dopo Kevin Magnussen e Nico Rosberg. Il gruppo propulsore Renault con il maggior numero di chilometri è quello del team Lotus F1, 3.944 km nel 2014.
- Daniel Ricciardo della Red Bull Racing ha registrato la maggiore velocità massima tra tutti i piloti con motori Renault. Il tre volte vincitore di un GP ha infatti raggiunto il record di 362 km/h (sistema DRS e aspirazione inclusi) nel corso di un sorpasso durante il GP d’Italia a Monza.
Barbara Premoli
Il circuito di Yas Marina in cifre:
(classificazione su una scala da 1 a 5, dove 1 indica il livello meno impegnativo e 5 il più esigente)
Motore a combustione interna | 5 |
MGU-K: generatore elettrico, sistema di recupero dell’energia cinetica in fase di frenata | 3 |
MGU-H: generatore elettrico, sistema di recupero dell’energia termica dal terminale di scarico | 4 |
Batteria (o riserva di energia) | 3 |
Consumo di carburante | 4 |
Recupero energetico | 3 |