Terza e quarta fila per la Scuderia nelle qualifiche del GP degli Stati Uniti sulla pista di Austin. Fernando Alonso affronterà i 56 giri della gara di domani dalla 6° posizione (1’37”610), al fianco della Red Bull di Daniel Ricciardo. Lo spagnolo avrà Kimi Raikkonen esattamente dietro di sé dal momento che il finlandese, originariamente 9° con 1’37”804, ha recuperato una posizione a causa della penalizzazione per la sostituzione del cambio inflitta a Jenson Button (McLaren).
Le prime due fasi della qualifica, che hanno visto solo quattro eliminazioni ciascuna a causa della presenza di appena 18 monoposto in pista, sono state superate da Fernando e Kimi senza particolari problemi, anche se il finlandese in Q2 ha dovuto ricorrere ad un treno di gomme Soft in più.
Nella fase finale il miglior tempo è stato ottenuto da Nico Rosberg in 1’36”067, 13° pole di carriera e 33° per la Mercedes, che ha preceduto il compagno Lewis Hamilton. In seconda fila le due Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa, mentre a dividere le Ferrari c’è la McLaren di Kevin Magnussen.
Fernando Alonso: “Penso che quella di oggi sia stata una buona qualifica e visti i tempi delle vetture davanti non credo che avremmo potuto ottenere molto di più. Prima di venire qui avevamo pensato di sostituire la power unit, ma poi abbiamo optato per una già utilizzata per non partire dalla pitlane. Rispetto agli anni passati l’asfalto è migliorato, c’è molto più grip, ma allo stesso tempo un maggior degrado che condurrà inevitabilmente a una doppia sosta. Da ieri a oggi le temperature si sono abbassate ma questo fattore, insieme al cambiamento di direzione del vento atteso per domani, non credo influenzerà le strategie. Le gare sono lunghe e tutto può succedere, anche a causa dell’affidabilità, come abbiamo visto in particolare in questo campionato”.
Kimi Raikkonen: “Rispetto a ieri il comportamento della mia vettura è migliorato e oggi ero abbastanza contento del bilanciamento, anche se non riesco ancora a mettere insieme un buon giro e a finire più avanti in griglia. Per qualche motivo non riusciamo a risolvere un problema sull’avantreno, in tutti i settori del tracciato la vettura tende a scivolare provocando molto sottosterzo. Questo purtroppo è un grande limite, che non mi permette di guidare come vorrei e di spingere al massimo. La nona posizione non è l’ideale ma come sempre domani in gara cercheremo di fare del nostro meglio e di tirare fuori il massimo da quello che abbiamo a disposizione. Sono sicuro che continuando a lavorare e a migliorarci giorno dopo giorno troveremo presto la soluzione”.
Pat Fry: “L’innalzamento delle temperature registrato tra il terzo turno di prove libere e le qualifiche ha riavvicinato i valori alle medie attese per domani e portato un miglioramento sia nella gestione della vettura che nel rendimento degli pneumatici. Purtroppo abbiamo faticato a raggiungere le temperature ideali con le Medium in Q1, mentre con le Soft siamo rientrati più o meno negli standard al primo giro. Come accaduto a Sochi, qui ad Austin le prestazioni degli pneumatici giocheranno un ruolo fondamentale, anche se in uno scenario molto diverso: per la mescola morbida prevediamo un rapido degrado, mentre quella dura dovrebbe consentire uno stint più esteso. Durante la corsa sarà comunque importantissimo riuscire a gestire entrambe le mescole, perché il fenomeno del graining potrebbe limitarne molto le prestazioni. Partenza, affidabilità e prontezza ai box saranno i fattori su cui costruire la nostra gara di domani, nel tentativo di recuperare posizioni”.
Redazione MotoriNoLimits