Il contrasto tra le città di Sochi e Austin non potrebbe essere più marcato, ma quando, nel paddock del Circuit of The Americas, è giunto il momento del tradizionale incontro con la stampa di Fernando Alonso, la domanda iniziale è stata identica a quella che al ferrarista era già stata posta al GP di Russia: che cosa farai l’anno prossimo? Si è trattato, in sostanza, del classico gioco del gatto col topo tra il pilota e i giornalisti. “Più o meno so cosa farò l’anno prossimo” – ha detto lo spagnolo – “per il momento però la mia priorità è lavorare in pista. Ci sono molte cose che possono accadere nelle prossime gare e abbiamo bisogno di portare a casa dei buoni risultati perché stiamo lottando per il terzo posto nel campionato Costruttori. C’è una grande spinta da parte degli ingegneri, dei meccanici e di tutto il resto del team per ottenere buone prestazioni. Questa è la prima priorità al momento. Per come la vedo io, il mio futuro in questo momento non è affatto una priorità. Come ho detto prima, farò quello che è meglio per me e per la Ferrari. Al momento però dobbiamo concentrarci sul lavoro da fare per la corsa di domenica e cercare di dare il massimo anche se, con la situazione che sta vivendo Jules, anche qui c’è un’atmosfera virata di tristezza”.
Quando a Fernando è stato chiesto se teme che le possibilità di conquistare un terzo Titolo mondiale stiano finendo, lo spagnolo ha risposto filosoficamente: “Alla fin fine, vincere o meno è una questione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ma guadagnarsi il rispetto altrui a volte può avere anche più valore. Quando sono arrivato in Ferrari, nel 2009, non godevo del rispetto di cui godo ora. Non ho vinto campionati negli ultimi cinque anni ma, con la Ferrari, sono cresciuto come pilota e come persona. Voglio assolutamente vincere un terzo titolo e sono sicuro che ne avrò l’opportunità”.