Ci sono cose che fanno salire la carogna. Se ne parla da giorni della partenza di Adrian Newey dalla Red Bull Racing e quando viene data la notizia ufficiale? Oggi, 1° maggio, nel giorno in cui a Imola e nel mondo si celebrano i 30 anni dalla tragica scomparsa di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger. Arrivano come elefanti in un negozio di cristalleria, senza alcun tatto né sensibilità, campioni in pista ma non per umanità. L’annuncio poteva essere dato domani, dopodomani, no oggi!
Proprio quell’Adrian Newey, genio indiscusso dell’engineering, 13 Titoli con la Red Bull Racing, che era in Williams quando Senna perse la vita al Tamburello e che nella sua autobiografia “ scrisse: “La vettura del 94, uno dei miei più grandi rimpianti. A prescindere dalla causa dell’incidente di Imola, l’unica cosa che si può dire di quella vettura è che fosse aerodinamicamente instabile. Abbiamo avuto due anni di sospensioni attive e, per colpa mia, ho completamente stravolto l’aerodinamica con il ritorno alle sospensioni passive e la maggiore altezza di marcia che queste devono affrontare”.
Coi se e coi ma non si fa la storia, non sapremo mai come sarebbe andata senza quegli interventi, purtroppo indietro non si può tornare, quello che è certo è che qualunque essere umano dovrebbe convivere col peso di quel dubbio da 30 anni e per il resto della propria vita. Ecco, da oggi, 1° maggio 2024, qualcuno dovrà convivere anche con una scelta gretta, meschina e irrispettosa. Newey sarà anche il re degli ingegneri, la Red Bull Racing sarà anche il team campione imbattibile. stra-vinceranno in pista, ma dal punto di vista umano oggi escono tutti perdenti. E, a distanza di 30 anni esatti, il più grande ingegnere della F1 ha tradito nuovamente il grande Campione brasiliano.
Barbara Premoli