Terza gara consecutiva nel continente americano per la F1. Dopo Usa e Messico è la volta del Brasile con il GP di São Paulo. Secondo i tecnici Brembo l’impianto sudamericano rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3. Il layout dell’Autódromo José Carlos Pace è contrassegnato da saliscendi importanti e da rettilinei piuttosto corti, come dimostra la velocità massima, nell’ordine dei 330 km/h. Le vetture presentano un alto carico aerodinamico per affrontare al meglio i frequenti cambi di direzione, ma i freni risultano comunque importanti per effettuare sorpassi in staccata.
Vent’anni fa a Interlagos, Giancarlo Fisichella realizzò un’impresa leggendaria: partendo dalla ottava casella dello schieramento di partenza riuscì a vincere il GP con 945 millesimi di vantaggio su Kimi Raikkonen. Dopo 8 giri il pilota romano era penultimo e al 19° giro era addirittura l’ultimo dei piloti ancora in pista. Da lì iniziò la sua rimonta fino a passare al comando prima dell’interruzione della gara per un incidente. Per il pilota romano fu la prima vittoria in Formula 1 mentre per la Jordan fu l’ultima della sua storia. La scuderia inglese ha conquistato 4 GP con 3 piloti differenti, 2 diverse marche di motori e altrettante di pneumatici. L’unico elemento in comune a tutti e quattro i successi è stato l’utilizzo dei componenti frenanti Brembo, anche se le pinze del 2003 erano sicuramente più evolute rispetto a quelle in uso nel 1998 quando Jordan ha conquistato il suo primo GP.
Durante ogni giro dell’Autódromo José Carlos Pace i freni vengono utilizzati 7 volte per un totale di 12 secondi e rotti, equivalenti al 17 per cento dell’intera gara. Le due frenate più potenti e più lunghe in termini di metri percorsi sono localizzate nelle prime 4 curve dopo il via, ma frenate superiori ai 2 decimi e 3 decimi si trovano pure alle curve 8 e 10. I valori del carico del pedale del freno oscillano parecchio, dai 142 kg della Juncao (curva 12) ai 35 kg della Subida dos Boxes (curva 14), curvone veloce che risulta fondamentale per portare velocità fino al traguardo. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di poco meno di 50 tonnellate, molto meno del GP Messico ma più del GP Las Vegas.
Delle 7 frenate dell’Autódromo José Carlos Pace 3 sono classificate dai tecnici Brembo come impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 2 sono light. La più impegnativa in assoluto è quella alla prima curva perché le monoposto arrivano a 328 km/h e i piloti frenano per 2,53 secondi durante i quali percorrono 132 metri. Per raggiungere i 117 km/h necessari per impostare la curva i piloti sono chiamati ad un carico sul pedale del freno di 136 kg e subiscono una decelerazione di 4,5 g.