Dopo l’India, la MotoGP si sposta ancora più a Oriente per gareggiare in Giappone. Il Mobility Resort Motegi, un tempo noto come Twin Ring Motegi, ospita il Mondiale dal 1999 ma complice la pandemia di Covid-19 che ha impedito la disputa dell’evento nel 2020 e 2021, quest’anno sarà sede del GP per la ventitreesima volta. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 22 i piloti della classe regina, il tracciato giapponese rientra fra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 6, complice l’abbondanza di curve da seconda marcia che ostacola il raffreddamento dei dischi tra una staccata e l’altra.
Per affrontare al meglio i circuiti più severi per l’impianto frenante delle MotoGP, dall’anno scorso Brembo ha introdotto i dischi ventilati in carbonio da 355 mm di diametro in affiancamento agli esemplari da 340 mm. La soddisfazione espressa dai piloti ha confermato i risultati dei test effettuati al banco e in pista dai collaudatori. Un’innovazione che conferma la vocazione di Brembo per la sicurezza, da sempre coniugata con performance e affidabilità, al fine di offrire ai piloti le migliori soluzioni tecniche. Brembo peraltro consente a ciascun pilota di personalizzare l’impianto frenante della propria moto in funzione del proprio stile di guida, delle caratteristiche del tracciato e della strategia di gara.
Dieci delle 14 curve di Motegi richiedono l’impiego dei freni per complessivi 38 secondi al giro, equivalenti al 37 per cento dell’intero GP: solo in Argentina si registra una percentuale più elevata, nonostante i due tracciati abbiano lunghezza pressoché identica, con appena 5 metri a separarli. In Giappone le MotoGP utilizzano il circuito stradale contraddistinto da poche curve veloci e addirittura 7 da affrontare a meno di 100 km/h. Sono invece 4 le curve in cui richiedono almeno 235 metri di spazio di frenata, di cui 3 concentrate nelle prime 5 curve. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera la tonnellata. Delle 10 frenate del circuito 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le restanti 5 sono light. La più stressante per l’impianto frenante è la curva 11 a 90 gradi: le MotoGP vi arrivano a 309 km/h e frenano per 6,2 secondi necessari a scendere a 74 km/h. In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 6,2 kg mentre le moto percorrono 295 metri e la pressione del liquido freno si impenna a 12 bar.