La prima giornata della 38° edizione del GP d’Ungheria è stata caratterizzata dall’alternarsi delle condizioni meteo. La pioggia è stata la grande protagonistadella prima sessione, quando soltanto nei minuti iniziali è stato possibile girare con gomme da asciutto. Poi è iniziato a piovere e così tutti i piloti – ad esclusione di Perez, che era uscito di pista nei primissimi minuti, danneggiando la sua Red Bull – hanno potuto saggiare le Intermedie, chi in maniera speculativa semplicemente per assicurarsene un set supplementare per il prosieguo del weekend, chi con più intensità, come testimoniano gli stint di nove giri di Russell e Hulkenberg e gli otto di Leclerc, Zhou, Norris, Piastri, Bottas e Sargeant. Soltanto Magnussen ha provato le gomme da bagnato estremo, percorrendo con questo pneumatico uno stint di otto giri consecutivi.
Il lavoro sui pneumatici da asciutto è stato così concentrato nella seconda ora di prove libere ed è stato un po’ diverso dal solito anche perché questo weekend viene testato un diverso formato di allocazione delle gomme per pilota, che prevede l’utilizzo di 11 set di slick (invece di 13) e l’obbligo di usare la mescola Hard in Q1, la Medium in Q2 e la Soft in Q3. Ne è scaturita una classifica diversa dal solito – peraltro sempre caratterizzata da un buon equilibrio, con i venti piloti racchiusi in meno di un secondo e mezzo – determinata sia dalla rapida evoluzione delle condizioni della pista, sia dai differenti programmi eseguiti. Ad esempio, solo un pilota ha usato la mescola Hard, di nuovo l’”originale” Magnussen, due squadre hanno usato solo le Medium (Mercedes e Alfa Romeo), un pilota (Verstappen) ha girato soltanto con un set di Soft.
Il pilota più attivo in pista in FP2 è stato Lance Stroll (Aston Martin) che da solo ha fatto più giri (33) della coppia della Red Bull (Verstappen 18, Perez 14). Lo stint più lungo in assoluto lo hanno completato Norris e Hulkenberg con 19 giri ciascuno, entrambi sulle Medium, mentre lo stint più lungo sulle Soft lo ha fatto Tsunoda (17 giri).
Simone Berra, chief engineer: “È stata una giornata piuttosto insolita, sia per le condizioni meteorologiche mutevoli sia per il debutto del nuovo formato di allocazione delle gomme per il fine settimana e per lo svolgimento delle qualifiche. Se la prima sessione è stata poco significativa, anche perché le chance di pioggia nel prosieguo del weekend sono molto basse, molto utile è stata la seconda, che ci ha permesso di raccogliere dati interessanti. Ad esempio, abbiamo potuto vedere che anche la mescola C5 in queste condizioni di temperature – non si sono superati i 34° sull’asfalto – diventa una potenziale candidata per l’impiego in gara. L’ATA ha sicuramente influenzato i programmi delle squadre, con quasi tutti i piloti che hanno risparmiato le Hard per utilizzarle nelle prossime sessioni. Come tradizionalmente accade qui all’Hungaroring – e oggi lo è stato ancor di più viste le temperature più basse del solito – abbiamo avuto un po’ di graining, un fenomeno che poi tende a diminuire man mano che la pista si gommerà e che le temperature si alzeranno. Da una primissima analisi dei dati, la differenza di prestazione fra la Soft e la Medium è in linea con le previsioni della vigilia (fra i quattro e i cinque decimi) mentre non è stato possibile confermare quella fra la Medium e la Hard visto il limitatissimo numero di giri completati con questa mescola”.