Per il secondo anno consecutivo Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) e Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) occupano i primi due gradini del podio di Assen, al termine di 26 giri che hanno consegnato il terzo posto ad Aleix Espargaro (Aprilia Racing). Lo spagnolo in sella alla RS-GP ha così chiuso in bellezza una gara affrontata con la parte anteriore destra della carenatura visibilmente danneggiata dopo un contatto nelle prime fasi di gara, l’aletta piegata verso il basso.
Quarta posizione per Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), protagonista di un episodio da non credere. Ieri, nella Tissot Sprint, aveva perso il podio dopo la bandiera a scacchi, penalizzato per aver superato i limiti della pista durante l’ultimo giro, alla curva 8. Oggi, clamorosamente, si è ripetuto commettendo la stessa leggerezza e subendo la medesima punizione a vantaggio di Espargaro. Il sudafricano ha comunque terminato la gara davanti a Jorge Martin (Prima Pramac Racing), vincitore una settimana fa al Sachsenring. Partito dalla quarta fila con un avvio per nulla incisivo, l’iberico ha rimontato portandosi a un soffio dal podio ma senza riuscire a sferrare l’attacco decisivo nel finale.
L’ufficiale Ducati, campione del mondo in carica, è andato in testa al terzo giro dopo un avvio pirotecnico di Binder. Da quel momento in poi, nessuno è riuscito a impensierirlo. Quando Bezzecchi, partito dalla pole e terzo nella prima metà della gara, ha superato Binder, al 17esimo giro, si è ritrovato con un ritardo di 1,2 secondi che non è mai riuscito a ricucire del tutto. Sfumato, quindi, il bis dopo il successo nella Tissot Sprint del sabato. Nel frattempo Binder è stato agganciato da Aleix Espargaro e Martin. L’ufficiale KTM, l’unico fra i piloti di testa a scegliere una mescola morbida al posteriore e non la media, ha arginato gli avversari commettendo però la stessa infrazione che gli era costata il bronzo nella Tissot Sprint a vantaggio, ieri, di Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP).
La gara del francese, sul leggendario tracciato che aveva ospitato il campionato già nella sua prima edizione, nel 1949, è durata poco: al terzo giro, infatti, è scivolato coinvolgendo il connazionale Johann Zarco (Prima Pramac Racing) e contribuendo a un avvio ricco di cadute. Alla seconda tornata a finire nella ghiaia era stato Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing), mentre al quarto giro è stata la volta di Maverick Vinales (Aprilia Racing), che aveva appena siglato il crono più veloce della gara. Lo spagnolo proverà a rifarsi dopo la pausa estiva che terrà i motori spenti per il mese di luglio. La top class tornerà in pista dal 4 al 6 agosto per il nono atto del 2023, in programma sul tracciato britannico di Silverstone.




























