La prima parte del tradizionale incontro con la stampa di Fernando Alonso del giovedì è stata dedicata a un sedicenne olandese! Infatti, la notizia che Max Verstappen debutterà in Formula 1 l’anno prossimo con la Scuderia Toro Rosso, ad appena 17 anni di età, sta monopolizzando l’attenzione della stampa. “Vedremo come se la caverà la prossima stagione” – ha affermato Fernando – “Per il momento gli do il benvenuto e gli auguro il meglio. Io probabilmente a 17 anni non ero ancora pronto, o forse mi sentivo anche pronto, ma ora, dopo 14 anni in Formula 1, mi rendo conto di quanto sono migliorato in certe aree rispetto agli esordi. È anche vero che le vetture di Formula 1 oggi sono molto più facili da guidare e fisicamente non richiedono un impegno enorme: questo forse può aiutare i nuovi arrivati”.
Il Team Principal, Marco Mattiacci, ha recentemente affermato che la Scuderia deve adottare un approccio più aggressivo quando si tratta di andare in pista. Lo spagnolo si è detto d’accordo indicando come anche secondo lui questa sia la giusta strada da percorrere: “Devo dire che siamo già stati piuttosto aggressivi negli ultimi anni, adottando per esempio la sospensione pull-rod all’anteriore fin dal 2012 e ideando uno scarico di nuova concezione per il posteriore” – ha detto – “Ora non ci resta che continuare a migliorare la vettura e le strumentazioni che abbiamo in azienda in modo da diventare un team ancora più forte e con delle idee innovative”. Il pilota della Scuderia Ferrari ha invece detto questo a proposito dell’avvicendamento tra Luca Marmorini e Mattia Binotto: “Tutti i cambiamenti fatti recentemente sono stati compiuti con l’intenzione di rendere la squadra più forte e competitiva. Quindi se il team decide di rimpiazzare qualcuno, è perché sente che una nuova persona in quel ruolo potrebbe fare meglio. Lo sviluppo della power unit è congelato ma per l’anno prossimo dobbiamo riuscire a tirare fuori del potenziale in più dall’unità motrice perché il nostro livello di performance non è all’altezza di quello di alcuni dei nostri avversari. Spero che le nuove persone possano trovare i CV extra che ci servono!”
Come nel resto della stagione, Alonso ha ribadito la propria intenzione di aiutare il team a finire il più in alto possibile nella classifica Costruttori: “Penso che la lotta con la Williams proseguirà fino alla fine” – ha ammesso – “Queste due gare a Spa e Monza dovrebbero vedere maggiormente favoriti loro, quindi il nostro obiettivo sarà quello di portare a casa un bel po’ di punti, Per quanto riguarda il campionato Piloti mi piacerebbe concludere al terzo posto, insidiando Daniel Ricciardo, ma si tratta di un obiettivo piuttosto ambizioso”.
La pista di Spa-Francorchamps è famosa per essere una sfida ad alta velocità per i piloti e nel tradizionale incontro con i media del giovedì, nel paddock del Gran Premio del Belgio, a Kimi Raikkonen è stato chiesto se non gli dispiace il fatto che le attuali vetture siano un po’ meno veloci rispetto al passato. “In un certo senso sì. Se pensi alla Formula 1, diresti che sulle nostre vetture dovrebbe esserci tutto quello che serve per farle andare sempre più veloci, come era in passato” – ha cominciato il pilota della Scuderia Ferrari – “Ora però le regole sono cambiate con l’obiettivo di rendere le macchine più lente ma di migliorare lo spettacolo. A mio modo di vedere le vetture del passato erano più belle, molto più difficili da guidare e, in un certo senso, anche più divertenti. D’altro canto, forse oggi abbiamo più sorpassi, ma a volte sarebbe bello poter tornare indietro e gareggiare con le Formula 1 degli anni passati”.
Quando Kimi fece il suo debutto in Formula 1 (nel 2001) c’era della preoccupazione per la sua mancanza di esperienza. Il finlandese era dunque la persona giusta per commentare la notizia del giorno, l’arrivo il prossimo anno di Max Verstappen, 16 anni ora, alla Scuderia Toro Rosso. “Io avevo un anno pieno alle spalle, 23 gare, quando arrivai in Formula 1” – ha ricordato Raikkonen – “Lui probabilmente ha già più esperienza. Io me la sono cavata bene, il tempo ci dirà come se la caverà lui. Certo, il nostro sport è più semplice adesso rispetto a qualche anno fa, i punti vengono assegnati a più piloti (nel 2001 erano solo per i primi sei) e quindi non credo che avrà problemi. Spero che faccia bene”.
L’ultima vittoria di Kimi a Spa è arrivata proprio al volante di una Ferrari, nel 2009, e al tempo venne descritta come “un miracolo” vista la difficile stagione del Cavallino. A Kimi è stato allora chiesto cosa rappresenterebbe una vittoria domenica: “Sarebbe qualcosa di simile al 2009!” – ha affermato – “Quell’anno noi eravamo una delle poche squadre che adottavano il KERS e quello fu probabilmente un buon aiuto per noi. Speriamo di poter avere un buon fine settimana dall’inizio alla fine e una buona gara, in modo da iniziare a migliorare. Questa e quella di Monza, però, non sono probabilmente le piste ideali per noi dal momento che ci manca un po’ di velocità di punta, fondamentale sia qui che sul prossimo tracciato. Credo invece che la parte finale della stagione possa solo essere meglio per noi, specie considerando le buone sensazioni in macchina che ho riscontrato nelle ultime due gare disputate”.