La F1 è pronta ad accendere i motori per la prima volta sul nuovo tracciato di Miami. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un cittadino molto veloce e questo mi lascia qualche perplessità. Sono certamente favorevole ad avere, nel calendario, qualche cittadino, ma ora si sta esagerando. Per di più sono piste con velocità di punta molto elevate. Sul fronte sicurezza, mi pare un controsenso nonostante siano vetture altamente sicure.
Pur di fare bella figura, e attirare il maggior pubblico il cui trend è in netta crescita, Liberty Media ha fatto di tutto e di più. Mi sembra di vedere un set cinematografico hollywoodiano, con la ciliegina del “finto porto”. Sul fronte della pista, a esclusione della Red Bull che dovrebbe aver perso ulteriori 3-4 kg, le squadre non hanno annunciato importanti novità, che si vedranno col ritorno in Europa a partire dalla Spagna, sia per questioni logistiche sia per le tempistiche. In aggiunta, portare novità importanti su una pista senza riferimenti (se non virtuali dal simulatore) può essere un rischio notevole, soprattutto in un campionato così combattuto. La stessa Pirelli è stata cautelativa optando per le mescole “centrali” C2-C3-C4: è una pista che sollecita molto la posteriore destra con un clima molto variabile. Vista la grande competitività di tutte le squadre, è una tappa certamente importante in ottica mondiale e il minimo errore si paga il doppio. La sfida tra Ferrari e Red Bull è molto accesa e sta garantendo al pubblico una continuità sul fronte dello spettacolo con la passata stagione, il che si traduce in una crescita dell’audience.
Gian Carlo Minardi