La F1 mette la parola fine alla cerimonia dei piloti inginocchiati in griglia prima dei GP, diventata un’abitudine nelle ultime due stagioni. Il CEO Stefano Domenicali ha infatti detto che i piloti non si riuniranno più per il consueto momento contro il razzismo: “Non dobbiamo fare politica“, ha detto a Sky Italia. “Il valore del gesto è stato capito, ma adesso dobbiamo lavorare sul portare il concetto di diversità nella nostra comunità. Questo è il primo step che faremo. Penso che inginocchiarsi sia stato un gesto importante per chi lo riteneva un segno importante di rispetto, ma adesso è ora di andare avanti e compiere altre azioni. Siamo impegnati ad aumentare la diversità e l’opportunità all’interno di questo incredibile sport“. In realtà il gesto di inginocchiarsi – che è iniziato dopo le rivolte negli USA contro l’uccisione di George Floyd nel 2020 – ha diviso i piloti di F1 e molti di loro avevano scelto di restare in piedi. Sembra che anche nel 2022 resteranno dei messaggi contro il razzismo, con Domenicali che rinnova il rispetto nei confronti di Lewis Hamilton, leader delle iniziative, Il CEO della F1 ha anche commentato il silenzio del campione britannico, iniziato dopo aver perso il Titolo ad Abu Dhabi e interrotto pochi giorni fa con una foto sui social: “Totale rispetto per la sua scelta perché Lewis è un bene incredibile non solo per il nostro sport ma per il mondo. Ha davanti a sé la possibilità di diventare otto volte campione, quindi sono abbastanza sicuro che sarà totalmente concentrato sui suoi obiettivi“.