Quello che si corre nel fine settimana sul circuito di Yas Marina sarà l’ultimo GP nella storia della F1 in cui le monoposto utilizzeranno pneumatici da 13 pollici:
dopo oltre mezzo secolo infatti, si avvicina quella rivoluzione tecnologica in cui a giocare un ruolo chiave saranno proprio i nuovi 18 pollici Pirelli. Per celebrare il cambio della guardia, tutti i pneumatici slick utilizzati in quest’ultimo appuntamento di stagione riporteranno sul fianco la scritta Next year I turn 18″ a sottolineare questa “crescita” della dimensione del cerchio, un modo per salutare le coperture attuali e dare il benvenuto a quelle del futuro.
Pirelli ha provato per la prima volta i 18 pollici su una monoposto di Formula 1 nel 2014, durante un test a Silverstone con Charles Pic, pilota di riserva del Lotus F1 Team. Inizialmente i nuovi pneumatici avrebbero dovuto essere utilizzati a partire dal 2021 come parte di un pacchetto di nuove regole tecniche, ma il passaggio è stato poi posticipato al 2022 a causa della pandemia di COVID-19. Nel frattempo, Pirelli li ha utilizzati con successo in Formula 2 dalla stagione 2020 e ha effettuato un totale di 36 giornate di test con le vetture di Formula 1, opportunamente modificate per poter montare la nuova misura.
I 13 pollici hanno accompagnato quasi tutta la storia del Mondiale, a partire dagli anni Sessanta, anche se all’epoca, e per il decennio successivo, c’è stata molta libertà normativa sulla dimensione dei cerchi. Poi, negli anni Ottanta, questa è diventata definitivamente la misura di riferimento. Pirelli utilizza per la prima volta pneumatici da 13 pollici nel GP di San Marino del 1981, equipaggiando il team Toleman dei piloti Brian Henton e Derek Warwick: poi, nella stessa stagione e negli anni successivi altri team li sceglieranno per equipaggiare le loro vetture. La prima vittoria arriva nel GP di Francia del 1985 grazie a Nelson Piquet su Brabham-BMW. Nel 1989, due anni dopo la nascita del nome P Zero, Pirelli realizza poi una nuova generazione di pneumatici da 13 pollici che verranno utilizzati fino al 1991, prima dell’attuale ritorno nel Mondiale nel 2011 con il ruolo di Global Tyre Partner. Sebastian Vettel su Red Bull sarà il primo pilota a conquistare il titolo iridato con i Pirelli da 13 pollici.
Da quando l’azienda della Bicocca è rientrata nel Campionato Mondiale come fornitore unico, sono stati prodotti circa 400.000 pneumatici da 13 pollici negli stabilimenti di Izmit, in Turchia, e di Slatina, in Romania.
MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 e CAR RACING: “Il fine settimana che si avvicina segnerà una svolta epocale nella storia della Formula 1 con il definitivo addio ai 13 pollici, che per decenni hanno accompagnato la massima competizione motoristica mondiale. E Pirelli è protagonista di questa tappa storica così come lo è stata fin dall’inizio del Mondiale nel 1950. Siamo orgogliosi di quanto fatto in questi anni. Abbiamo sempre puntato sull’innovazione così da essere un partner di valore per il Campionato. Lo abbiamo fatto quando, nel 2011, abbiamo accettato la prima sfida tecnica che ci è stata posta, ovvero quella di produrre pneumatici che garantissero un elevato degrado. Ma anche nel 2014, quando abbiamo progettato quelli per le prime auto ibride, o ancora nel 2017, quando siamo passati a coperture molto più larghe disegnate per la generazione di auto più veloci mai vista prima in questo sport. Ora, grazie a quello che è il più significativo cambiamento regolamentare da decenni, affrontiamo questa rivoluzione con pneumatici completamente nuovi e più simili a quelli utilizzati quotidianamente dagli automobilisti di tutto il mondo. Avremo così la possibilità di trasferire al meglio tutte le tecnologie derivanti dalla Formula 1 nel nostro prodotto stradale. Ringraziamo i 13 pollici per le emozioni che ci hanno regalato in questi anni e non vediamo l’ora di iniziare una nuova era con i 18”.
Redazione MotoriNoLimits