L’annuncio più seducente dell’estate apparve poche settimane prima dell’inizio della primavera. La MINI Cabrio si mise in evidenza per la prima volta al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra all’inizio di marzo 2004. Ormai sono dieci anni che la versione quattro posti con tetto apribile del marchio premium britannico ha accolto il sole al suo interno lungo i viali e le strade di campagna di tutto il mondo.
Fin dall’inizio, la MINI Cabrio è stata sinonimo di freschezza e di personalità, oltre che evidenziare una chiara identità del marchio. Il suo parabrezza verticale assicurava che il guidatore, il passeggero anteriore e quelli posteriori si trovassero seduti all’aria aperta appena aperta la capote in tela. Sbalzi brevi davanti e dietro, grandi arcate delle ruote, altezza della linea di cintura e numerosi elementi di design tipici del marchio non facevano dubitare dell’appartenenza di questo modello cabrio a quattro posti alla famiglia MINI. E grazie alla linea del tetto precisamente definita, le proporzioni caratteristiche MINI erano immediatamente riconoscibili anche con il tetto chiuso.
Da sempre il carisma distintivo della MINI Cabrio non è dovuto soltanto al suo design. La sua qualità premium – unica nel segmento delle auto piccole cabrio – e la sua ingegnosa funzionalità valorizzano da subito il suo stile personale. Nella primissima generazione della MINI Cabrio, per esempio, il tetto apribile con il suo meccanismo elettroidraulico poteva essere aperto completamente con la pressione di un pulsante oppure con la sezione frontale fatta arretrare di appena 40 centimetri. Da allora, questa funzione di scorrimento del tetto ha permesso l’ingresso di una quantità di aria fresca a velocità che arrivano a 120 km/h.
La MINI Cabrio ha mantenuto la sua flessibilità fin dall’inizio anche quando soddisfa necessità di trasporto. Il portellone posteriore che si apriva verso il basso, il sistema Easy Load con il telaio del tetto ribaltabile verso l’alto e lo schienale posteriore ripiegabile offrivano, in questo senso, un particolare livello di versatilità.
Con una tale varietà di punti di forza, la MINI Cabrio è diventata fin da subito un successo globale. La qualità e la popolarità della cabrio quattro posti anticipava che ben presto si sarebbe raggiunto un elevato livello di mantenimento del valore. Fu nel 2007 che la MINI Cabrio, infatti, raggiunse per la prima volta la posizione di vertice nella classifica “Value Master” pubblicata dalla rivista specializzata “Auto Bild”. Da allora, il modello ha consolidato una tradizione di piazzamenti al vertice in questa classifica e ciò continua ancora oggi con l’attuale generazione della MINI Cabrio.
L’ultima edizione dell’agile amante del sole è stata lanciata sul mercato nel 2009, giusto in tempo per festeggiare il 50° anniversario del marchio. Con evoluzioni nel design che riflettono uno stile ancora più sportivo, motori più potenti ed efficienti, interni premium ancora più rifiniti, un aspetto generale ottimizzato e numerosi equipaggiamenti innovativi, la nuova MINI Cabrio ora perpetua la storia di successo della precedente generazione.
Un roll-bar, quasi completamente invisibile in un unico pezzo, che esce soltanto quanto necessario, unito ad una rigidità aumentata della scocca, conferisce un ulteriore avanzamento in termini di sicurezza. La sua capote in tela di alta qualità presenta migliori proprietà acustiche, nonché un lunotto posteriore in vetro riscaldabile elettricamente. La capote può essere aperta o chiusa in 15 secondi a velocità che arrivano anche a 30 km/h.
L’“Always Open Timer” è stato introdotto come nuova ed esclusiva funzione. Esso misura il tempo di guida con tetto aperto fino al minuto. La funzione di scorrimento del tetto morbido è stata mantenuta, come anche il concetto flessibile del carico. Il portellone ha ora cerniere interne ed il volume è stato aumentato: tra i 125 e i 170 litri quando si viaggia all’aria aperta e 660 litri quando il tetto è chiuso.
Anche la gamma motori è stata significativamente ampliata con la nuova generazione. Per la MINI Cabrio sono attualmente disponibili tre motori a benzina e due diesel: la gamma va dalla MINI One Cabrio con 72 kW/98 CV e la MINI Cooper D Cabrio con 82 kW/112 CV alla MINI Cooper Cabrio con 90 kW/122 CV, la MINI Cooper SD Cabrio con 105 kW/143 CV e la MINI Cooper S Cabrio con 135 kW/184 CV. Inoltre, la cabrio quattro posti è disponibile anche come versione estremamente sportiva. La MINI John Cooper Works Cabrio genera un grande entusiasmo con il suo motore turbo da 155 kW/211 CV. Tutti i motori sono abbinati di serie ad una trasmissione manuale a 6 velocità, mentre una trasmissione automatica, sempre a 6 velocità, è disponibile come optional.
Anche gli appassionati della Mini classica non hanno saputo resistere a lungo al fascino della guida all’aria aperta. Tuttavia, per il padre fondatore di tutte le piccole auto moderne ci vollero tre decenni prima che il suo concetto creativo dello spazio arrivasse a comprendere un accesso illimitato al sole e al vento. Una cabrio basata sulla Mini classica spuntò per la prima volta nel 1991 ad opera di un concessionario tedesco del marchio: Lamm di Kappelrodeck. Con le sue soglie rinforzate ed un rinforzo integrato trasversale, la qualità della conversione della carrozzeria della vettura impressionò in modo favorevole i responsabili della Rover nel Regno Unito. Di conseguenza, fu presa la decisione di produrre una serie di 75 Mini classiche Cabrio per il mercato interno britannico.
La Mini classica Cabrio fu sviluppata da Rover Special Products e da Karmann (Germania) e presentata al pubblico per la prima volta in occasione del Salone britannico dell’automobile di Birmingham nell’ottobre del 1992, prima di entrare in produzione nello stabilimento Mini di Longbridge. In quello stabilimento furono costruiti 1.081 esemplari della classica cabrio fino all’agosto del 1996, esemplari che ora sono molto richiesti come rarità. Paraurti anteriori e posteriori specifici del modello, arcate delle ruote allargate ed elementi di finitura delle soglie le donavano un aspetto esclusivo che veniva anche sottolineato negli interni grazie a strisce decorative ed un pomello della leva del cambio realizzato in noce, un volante rivestito in pelle ed un tappetino di velluto. La versione aperta della Mini classica si poteva avere in due diverse finiture di colore: Nightfire Red, con tetto anch’esso rosso, oppure Caribbean Blue con tetto grigio. Nel 1995, la finitura blu della carrozzeria fu sostituita dal colore British Racing Green.
Il modello montava un unico tipo di motore sotto il cofano: il quattro cilindri da 63 CV della Mini Cooper assicurava un adeguato e rinfrescante flusso dell’aria. La versione cabrio della Mini classica era dotata di una capote apribile manualmente, mentre un meccanismo elettrico era disponibile come optional.
Dopo il rilancio del marchio, agli automobilisti amanti della guida all’aria aperta venne richiesta molto meno pazienza rispetto all’epoca della Mini classica. La MINI Cabrio festeggiò il suo debutto soltanto tre anni dopo l’entrata sul mercato della hatchback. Essa ormai da dieci anni ha definito la cultura della guida all’aria aperta nel segmento delle auto piccole ed è diventata un elemento chiave nella gamma del marchio. La grande importanza della guida all’aria aperta per MINI viene oggi riflessa nel fatto che l’elegante quattro posti è stata successivamente affiancata da una due posti sportiva, e sempre aperta, in versione più purista: la MINI Roadster rappresenta il perfetto complemento alla famiglia del marchio. Con due sedili ed una capote manuale o semi-automatica, essa simboleggia un’esperienza spontanea all’aria aperta e, quindi, segue con successo la strada precedentemente spianata dalla MINI Cabrio come “Originale” auto aperta nel segmento delle piccole vetture premium.