La Crazyrun è una gara automobilistica di regolarità organizzata su strade aperte al pubblico per un totale di 500 chilometri con 10 checkpoint e 10 tappe selettive con equipaggi a tema, dove gli ingredienti del successo sono inventiva, creatività e goliardia. E’ scattata il 1° ottobre la nona edizione di Crazyrun “The Island”, una corsa un po’ folle dove 100 team, selezionati tra oltre 200, si sfideranno per 2 giorni in una colorata caccia al tesoro a quattro ruote: partenza dall’esclusivo Hermitage Hotel sulla spiaggia della Biodola all’Isola d’Elba, arrivo sabato 2 in Piazza Marconi a Forte dei Marmi. Tutta una sorpresa invece l’itinerario, perché al posto del road book piloti e navigatori dovranno ingegnarsi a decifrare gli indizi e superare delle prove che li condurranno al check point successivo. Nata come avventura tra amici appassionati di motori, la Crazyrun è molto di più di una gara contro il cronometro. I concorrenti dovranno far correre la fantasia, per presentarsi al via con la livrea più divertente e osare l’impensabile, come cuocere un uovo sul motore di una Ferrari, rispondere agli squilli in una sperduta cabina telefonica o far funzionare una lampadina con dei limoni.
Al via non poteva mancare il team Mistral, vincitore di ben tre edizioni del premio “Crazy Camouflage” per il miglior travestimento. Tra sfavillanti e potenti Ferrari, Mclaren, Porsche e Lamborghini spicca il blu e l’arancio dell’intramontabile mito del Volkswagen T1 “Samba”, sinonimo di anticonformismo, voglia di libertà e avventura. “Tutto questo è Crazyrun”, racconta Nicola Spini, AD di Accoppiature Mistral, azienda leader nell’ambito e delle lavorazioni su pelle e tessuto, originario di Santa Croce sull’Arno. “Per la nostra quarta partecipazione a questa pazza corsa, abbiamo scelto il mitico Volkswagen T1 Samba del 1963 perché sono un appassionato di macchine d’epoca e perché è bello giocare insieme”.
Unico nel suo genere, le linee inconfondibili del T1, caratterizzato da 23 specchietti e tettino apribile, richiamano l’idea del viaggio avventura dei mitici Anni 60 e 70 quando il Bulli era il modello iconico di riferimento per comfort e stile. Il ripristino del mezzo originale e la verniciatura sono stati curati da Gerardo Caputo e Gianfranco Servi della Carrozzeria Autostile di Cerreto Guidi (PI).
Sul pulmino spaziale un team di amici e professionisti, oltre al comandante Nicola Spini, Simona Tagliaferri, ricercatrice sui materiali, designer e art director di vari brand tra cui Mistral e Rossana, Michela Coen, architetto di un grande studio in Svizzera, specializzata , in installazioni e architettura contemporanea, set design e comunicazione nel mondo del design e della moda, Luigi Bozzelli, responsabile marketing e comunicazione di Rossana Cucine a San Marino e Maria Guidotti, giornalista, responsabile comunicazione specializzata in motosport (Formula 1, MotoGP e Dakar Rally) e Industria Automotive. Nell’era dei primi viaggi spaziali di Elon Musk o del rivale Richard Branson, anche il VW T1 blu e arancio del team “Dick Shuttle” è pronto a decollare per lo spazio. Alla velocità di una supercar, è stata preferita la filosofia del pulmino perché è più bello giocare in compagnia.
Redazione MotoriNoLimits