La presentazione via streaming della SF21 è andata in onda puntuale alle 14.00 e ha regalato delle sorprese cromatiche. Quando si parla di Ferrari, una dellecertezze è che la livrea non potrà che essere rossa, ma in questa stagione la monoposto si presenta con una livrea sfumata dal rosso all’amaranto della monoposto che corse al Mugello nel 2020 nel GP numero 1000 della Scuderia, guardando alle sfide del futuro senza dimenticare le proprie radici e i propri valori.
“Il posteriore richiama l’amaranto della primissima Ferrari, la 125 S – ha detto il Team Principal Mattia Binotto –, man mano che ci si avvicina all’abitacolo, però, sfuma nel rosso contemporaneo che ha contraddistinto le nostre annate più recenti. Questa per noi è la stagione delle tante sfide e attraverso la livrea ripartiamo visivamente dalla nostra storia ma, al tempo stesso, ci proiettiamo nel futuro”.
La monoposto numero 67 costruita a Maranello per competere nella massima competizione automobilistica è un’evoluzione della SF1000 dello scorso anno, come dettato dai regolamenti che, imponendo di mantenere lo stesso telaio del 2020, hanno limitato in molti ambiti le possibilità di modifica. La SF21 è stata pertanto sviluppata in tutti gli aspetti consentiti dalle norme: dal motore – completamente nuovo – all’aerodinamica, fino al retrotreno dove sono stati impiegati i due gettoni di sviluppo consentiti per questa stagione. La SF21 farà il proprio debutto assoluto in pista domani, 11 marzo, in Bahrain nel cosiddetto filming day, una sessione di 100 km pianificata allo scopo di raccogliere immagini per partner e media. Ad alternarsi alla guida sarà la coppia di piloti più giovane della Scuderia Ferrari dal 1968 a questa parte, formata Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il 28 marzo, quando la stagione prenderà il via, la loro età media sarà infatti di 25 anni e tre giorni. I due saranno poi impegnati nell’unico test pre-stagionale del 2021: tre giornate sulla pista di Sakhir nelle quali si avvicenderanno sulla monoposto.
Laurent Mekies, Racing Director: “Tra i nostri due piloti c’è un’energia molto positiva: Carlos ha passato molto tempo in fabbrica e si sta integrando con la squadra molto rapidamente. Charles, invece, conosce il team perfettamente: sa cosa vuole ed è anche molto consapevole del ruolo che ha nella squadra, dentro e fuori dalla macchina. In questi mesi invernali abbiamo visto due ragazzi molto affiatati e questo non può che far bene a tutto il gruppo”.
Enrico Gualtieri, Direttore Power Unit: “La stagione passata ci ha restituito un verdetto in pista chiaro che per noi motoristi è stato il punto di partenza. È da questa consapevolezza, unitamente alla nostra passione, alle competenze nostre e dei nostri partner tecnici, che nasce la power unit 065/6 per il campionato 2021. Abbiamo seguito un approccio sistemico, lavorando con tutti i reparti insieme, la progettazione, la simulazione, lo sviluppo, la pista, nel cercare tutte le opportunità di miglioramento. Insieme ai colleghi del telaio abbiamo lavorato tanto sul layout della power unit, per cercare di rendere il più efficace possibile il progetto complessivo della vettura. Sul motore a combustione interna abbiamo operato per aumentare il grado di efficienza termica del motore stesso, anche grazie al contributo del nostro partner Shell, che ha portato un vantaggio stimabile in oltre un decimo di secondo di tempo sul giro. Stiamo inoltre sviluppando il sistema ibrido e la parte elettronica, cercando di rivederne tutte le componenti per ottimizzarle. Tutto questo in una stagione nella quale le ore di sviluppo al banco della power unit sono state ulteriormente ridotte”.
Enrico Cardile, Direttore Telaio: “Quando abbiamo affrontato il progetto della SF21 ci siamo trovati da subito a scegliere su quale area della vettura concentrare la nostra attenzione per un cambiamento radicale. Abbiamo scelto la parte posteriore, realizzando un nuovo cambio e delle nuove sospensioni. Questo, in aggiunta al lavoro svolto insieme ai colleghi della power unit, ha permesso di ottenere un retrotreno molto più rastremato. Anche il sistema di raffreddamento è stato oggetto delle nostre attenzioni. Abbiamo aumentato l’autorità del radiatore centrale e disegnato una carrozzeria più “downwashing”. L’aerodinamica è stata una delle aree impattate dalle modifiche regolamentari volte a ridurre la capacità di sviluppare carico verticale, a salvaguardia dell’integrità dei pneumatici. Per questo motivo, quando abbiamo cominciato lo sviluppo aerodinamico della vettura ci siamo dati due obiettivi: aumentare il carico aerodinamico perso con i regolamenti e ridurre il drag. La parte anteriore della vettura ha ricevuto interventi meno radicali per via del regolamento. Quindi abbiamo sviluppato una nuova ala anteriore, che lavora in accoppiamento con un naso di nuovo concetto, ma telaio e sospensioni sono quelli della SF1000″.
Redazione MotoriNoLimits