In Racing Point stentano ancora a crederci ma il doppio podio di ieri e la vittoria di Sergio Perez a Sakhir sono realtà. Una soddisfazione all’ennesima potenza per un team piccolo, anche se con solide finanze alle spalle.
A riassumere al meglio la situazione è proprio Lawrence Stroll, team owner e papà di Lance, che ieri ha chiuso sul terzo gradino del podio: “Quando abbiamo acquisito questo team, sapevamo di prenderci carico di un’azienda che ha sempre dato il massimo con un budget molto più basso rispetto ai rivali. Il risultato di Sakhir non è un’enorme sorpresa considerando che in passato erano riusciti ad arrivare quarti nel Costruttori in due stagioni consecutive. Quando sono arrivato, ho potuto dare al team i fondi che meritava, per lavorare con lo staff eccezionale e permettere alla squadra di continuare a crescere. Gli oltre 400 membri del team possono essere immensamente orgogliosi del loro lavoro e continueremo a investire per poter essere sempre più competitivi e sperare di poter vivere altri giorni come questo in futuro. Checo ha fatto una gara eccezionale ed è stato una parte enormemente importante nella storia del team, e anche Lance ha guidato molto bene, portandoci il doppio podio“.
“Che giornata incredibile per il team!”, ha detto Otmar Szafnauer, CEO & Team Principal. “Nonostante la pressione abbiamo fatto un gran risultato. Non molti team e piloti possono dire di essere passati da P18 a P1, ma noi sì. Checo ha rimontato dall’incidente nel primo giro e dopo il passaggio alle medie durante la safety car abbiamo gestito la situazione e risolto le vibrazioni per tenerlo in pista. Un momento cruciale per le nostre chance di vittoria. Entrambi i lati del box hanno fatto un lavoro superbo e Lance ha guidato incredibilmente bene, arrivando terzo. Un altro podio per un giovane pilota in costante crescita. La vittoria di Checo lo porta al quarto posto nel Piloti, un risultato che dice tutto. Con i punti suoi e di Lance a una gara dal termine del campionato siamo in lizza per il terzo posto nel Costruttori. Il risultato di Sakhir è stato frutto di un enorme lavoro di squadra. Dopo il difficile weekend scorso con entrambe le macchine danneggiate, gli uomini e le donne a Silverstone hanno lavorato giorno e notte per far sì che avessimo tutte le parti che servivano per questo fine settimana. La F1 è questo: lavoro di squadra”.
“Stento ancora a credere di aver vinto la gara“, ha detto Sergio Perez. “Ho quasi paura di essere troppo eccitato e di sognare! Ho desiderato questo momento così tante volte. Ci sono voluti 10 anni per arrivare a questo punto in F1. Ho lavorato moltissimo durante tutta la mia carriera e non solo io, anche la mia famiglia e i miei sponsor. Il successo per il Messico in F1 è stato raro, quindi non dimenticherà mai il momento in cui ho visto la bandiera messicana sul podio, un momento incredibile per me e la mia famiglia. E’ stata una gara da non credere. Siamo partiti alla grande, lottando con Max [Verstappen] e Charles [Leclerc] e poi sono stato colpito e ho pensato ‘non può succedere di nuovo!”. Siamo stati fortunati a non riportare danni. Non ho mollato e al pitstop ho montato le medie. Poi ho avuto un bloccaggio dietro la safety car e ho spiattellato uno dei pneumatici.
“Le vibrazioni erano forti al punto che mi facevano male le mani quando stringevo il volante, ma il team mi ha detto di restare fuori. La situazione poi è migliorata lo stint sulle medie si è rivelato cruciale per la vittoria. Quando ci siamo fermati la seconda volta e ho montato le hard mi sembrava di guidare una limousine! Tutto liscio e un gran passo. Sono riuscito a superare Lance e poi Esteban. Ovviamente la Mercedes ha avuto dei problemi ma penso che avessimo abbastanza velocità per tener dietro George – la nostra simulazione ha mostrato che devi essere significativamente più veloce per passare. Fortuna o no, oggi abbiamo fatto una gara pazzesca e abbiamo vinto meritatamente. Tagliato il traguardo piangevo e per un po’ non sono riuscito a parlare, ma è un risultato incredibile per il team. Complimenti anche a Lance per essere salito sul podio. Non vedo l’ora di festeggiare con tutto il team. Manca una gara e vogliamo chiudere la stagione in terza posizione“.
Barbara Premoli