Conoscendo l’Autodromo di Monza non avevamo dubbi sul fatto che sarebbe arrivata una risposta esaustiva in merito ai rimborsi dei biglietti del GP d’Italia. Finalmente tutti gli appassionati che finora non hanno ricevuto il rimborso né risposte chiare sulle tempistiche leggendo quanto ci è stato scritto capiranno come funzionano le cose a livello burocratico: c’è infatti differenza tra chi ha acquistato direttamente dal sito dell’Autodromo o attraverso altri canali. E con questa spiegazione dettagliata, di cui ringraziamo la direzione dell’Autodromo, si comprende perché alcuni siano stati rimborsati e altri ancora no. E’ specificato tutto. Parole di cui fare tesoro: sulla base di quanto avvenuto, proprio per essere maggiormente tutelati in caso di cancellazione di un GP (cosa che ci auguriamo di cuore non avvenga più), meglio farlo direttamente attraverso il sito www.monzanet.it anche perché i biglietti del GP d’Italia 2020 sono stati rimborsati in denaro e non sotto forma di voucher, cosa fondamentale, specie di questi tempi. Come specificato nella mail inviata alla direzione comunicazione dell’Autodromo, eravamo assolutamente certi che una loro risposta sarebbe arrivata a stretto giro e avrebbe dato agli appassionati le spiegazioni che da mesi chiedevano ai canali da cui avevano acquistato i biglietti, ricevendo al massimo risposte vaghe.
In merito all’ultima frase, nessuna accusa diretta a chicchessia da parte nostra, tantomeno all’Autodromo – anche perché altrimenti non avremmo scritto una mail inviando il link del pezzo pubblicato e chiesto coi consueti toni cordiali e collaborativi di avere una risposta da dare ai lettori. Mail che ha ricevuto risposte altrettanto cordiali, d’altronde è così da sempre tra noi. Un’espressione forte, certo, di cui ci scusiamo se ha urtato qualcuno, ma che non voleva assolutamente essere un’accusa. Una provocazione, forse, perché la rabbia dei tanti che per comprare quei biglietti hanno fatto come ogni anno sacrifici pur di esserci meritava una spiegazione chiara. Ma anche, come scritto nella mail, per tutelare l’immagine dell’Autodromo, perché cose lette in giro non ci piacevano, conoscendo il tanto lavoro fatto per quel GP a porte chiuse – forse più del solito. Chi mi conosce lo sa – e in Autodromo e in ACI mi conoscono e lo sanno: lettori e appassionati sono al primo posto, non per le visite sul sito, ma per il rispetto che meritano. Basta confrontarsi con loro, viverli anche attraverso i social, per constatare quanto la loro passione vada oltre ogni limite, quanto per la maggior parte di loro il GP d’Italia a porte chiuse sia stato un dramma dopo anni, decenni di presenza. E quanto siano rimasti delusi dalla mancanza di risposte alle loro richieste sui rimborsi. Adesso finalmente sanno. Sappiamo. Con la conferma, come scritto nel titolo, che l’Autodromo di Monza non delude mai.
Grazie alla Direzione e all’Ufficio Comunicazione per la risposta e, se dovessero arrivare altre mail, ve le inoltreremo in modo che possiate rispondere direttamente, in linea con lo spirito di collaborazione che ci unisce da sempre e dall’obiettivo comune: la soddisfazione degli appassionati. Di seguito, la lettera ricevuta in serata via mail dall’Autodromo.
Barbara Premoli