Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100% dei piloti del Mondiale MotoGP, l’Automotodrom Brno rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato dalle piste di Aragon e Jerez. Dal secondo km fino al quinto km il tracciato si distingue per le elevate pendenze: il punto più basso ha un’altitudine di 376 metri sul livello del mare mentre il più alto si trova a 450 metri. Ciò influisce sulla frenata perché un conto è rallentare una moto su una superficie piana, un altro farlo in fondo a una discesa.
La varietà di dischi Brembo per la MotoGP
Ogni pilota della MotoGP può scegliere tra dischi Brembo da 320 mm di diametro e da 340 mm di diametro. Entrambe queste categorie si suddividono in due varianti: gli High Mass (a fascia alta) e gli Standard Mass (a fascia bassa). Rispetto ad un disco Standard Mass da 320 mm, un High Mass da 320 mm dispone dell’80 per cento in più di fascia frenante. Per ciascun formato di disco sono inoltre disponibili due diverse mescole di carbonio che differiscono per bite iniziale e resistenza alle alte temperate. Complessivamente, quindi, le alternative disponibili in materia di dischi freno anteriori sono 8, con l’eccezione di Motegi in cui sono obbligatori i dischi da 340 mm.
L’impegno dei freni durante il GP Repubblica Ceca
Durante ogni giro i piloti usano i freni 10 volte per un totale di 36 secondi, il valore più alto di questa stagione. Detto in altri termini, ciò significa che il 31 per cento della gara gli impianti frenanti sono in funzione. In tre curve la decelerazione è superiore ai 170 km/h e per ottenerla i piloti devono frenare per oltre 4 secondi e mezzo, assoggettandosi ad una decelerazione di 1,4-1,5 g. In corrispondenza di queste staccate la pressione dell’impianto supera i 10 bar.
La frenata più impegnativa del GP
Delle 10 frenate dell’Automotodrom Brno 4 sono classificate come impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà, mentre le restanti 3 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti. La staccata più lunga sia in termini spaziali che temporali è quella alla prima curva: i piloti iniziano a frenare a 306 km/h e concludono l’operazione solo dopo 5,3 secondi in cui percorrono 284 metri, quando la velocità è di 118 km/h.
Redazione MotoriNoLimits