La ripartenza – ma sarebbe più corretto dire la partenza – del campionato di F1 2020 è ancora in forse, secondo il presidente FIA Jean Todt. Anche se sembra che si potrebbe iniziare in Austria con due gare a porte chiuse consecutive a inizio luglio, il governo non ha ancora approvato il programma. Dopo il Red Bull Ring, la F1 vorrebbe andare a Silverstone, ma la quarantena obbligatoria di 14 giorni per i visitatori internazionali è un grosso problema. “Se tutto lo sport di punta tornerà in TV, allora devono essere fatte delle eccezioni“, ha detto un portavoce della F1. “La quarantena di due settimane renderebbe impossibile avere il GP di Gran Bretagna quest’anno. Inoltre, ha un grosso impatto su letteralmente decine di migliaia di posti di lavoro connessi alla F1 e ai fornitori“.
Hockenheim è un altro circuito europeo che vorrebbe prendere parte al progetto “gare a porte chiuse”, ma non cè ancora un accordo finanziario con Liberty Media. “Vorremmo una o due gare, anche quattro“, ha detto un portavoce dell’impianto già sede del GP di Germania. “Indipendentemente se avremo o meno un GP quest’anno, siamo orgogliosi che la F1 ci abbia contattati anche se negli ultimi anni non avevamo avuto possibilità per organizzare il GP“, ha detto la fonte ad Auto Motor und Sport. Il presidente FIA Jean Todt ammette che i progetti della F1 di ripartire a luglio non sono ancora concreti: “Al momento l’idea è di iniziare il campionato in Europa ai primi di luglio”, ha detto a Sky Sport, “ma non ci sono conferme ufficiali. Dovremo analizzare l’evoluzione della pandemia e seguire le direttive dei governi, le cui misure potrebbero incidere sulle nostre decisioni. Considerando la situazione, dobbiamo essere flessibili. La nostra volontà è iniziare il prima possibile, ma come per altri sport ci saranno condizioni totalmente differenti cui dare la priorità per la sicurezza di tutti“.
A proposito di Jean Todt, contrariamente a quanto circolato di recente, a fine mandato (che scade nel 2021) potrebbe restare presidente della FIA per almeno un altro anno, proprio a causa della crisi coronavirus.
Redazione MotoriNoLimits