Il GP d’Italia è ancora vivisissimo in tutti gli appassionati di F1. Il weekend di Monza ci ha regalato una marea di emozioni. Per i tifosi la vittoria di Charles Leclerc
e della Ferrari resterà a lungo nei ricordi: quella marea sotto il podio è stata se possibile uno spettacolo ancora più forte del solito, che ci ha riportati all’era del dominio della Scuderia con Michael Schumacher. Un weekend che si è chiuso con un bilancio più che positivo, come emerso dalla conferenza stampa del lunedì: ben 200.000 (+8%) le presenze record da giovedì 5 a domenica 8 settembre, 93mila domenica e 65mila il sabato, con un incasso lordo di 15 milioni di euro. E ottimi riscontri anche per il “FuoriGP”, con 45 eventi che, nonostante il meteo non clementi, hanno registrato almeno 140.000 presenze nelle quattro giornate. Per non parlare dell’evento che ha ufficialmente aperto il weekend del 90° GP d’Italia, la festa organizzata a Milano in piazza Du0mo da ACI e Ferrari, durante la quale il boss della F1 Chase Carey e Angelo Sticchi Damiani hanno firmato il rinnovo quinquennale del contratto che vedrà l’Autodromo ospitare il GP d’Italia fino almeno al 2024.
Non ci resta quindi che ringraziare tutti per questo evento unico che attendiamo per un anno, perché un po’ di sano campanilismo non guasta e il GP di casa ha sempre un sapore unico, che fa passare sopra anche a qualche magagna: visto che quest’anno non sono stati dati pass auto a noi giornalisti, invitandoci a usare le navette, qualcuno avrebbe dovuto pensare almeno a raddoppiarle e invece sono diminuite rispetto al 2018 – soltanto due, sì avete letto bene. Il che si è tradotto in attese infinite e soprattutto in un carico di lavoro pazzesco per i due gentilissimi driver. E giusto far defluire il pubblico, ma bloccare entrata e uscita delle due navette finché l’ultimo spettatore è uscito è stato eccessivo, un vero sequestro di persona, specie per chi – come le sottoscritta – il venerdì è uscita alle 16.15 per andare a prendere mamma in ospedale ed è rimasta prigioniera della navetta per un’ora e un quarto. Non ci sono stati santi, tutto bloccato fino a ordine del questore. Ma basta poco per mettere una pezza anche a questo… magari pensando a un percorso diverso per mezzi e spetttori, che con quello che pagano avrebbero anche il diritto di non annaspare nel fango… Tutto è perfettibile, no? Intanto, per rivivere il GP d’Italia 2019, vi lasciamo alla photogallery con le splendide immagini di Alessio Morgese – FotoMorAle.
Barbara Premoli