In questo agosto politicamente parecchio movimentato, arriva la decisione di Flavio Briatore di entrare in politica con il Movimento del Fare. E’ stato lui stesso a dare l’annuncio sul suo account Instagram:
“In questo momento così critico e confuso per il Paese Italia, ormai alla deriva, mi faccio avanti con una proposta forte e concreta: Il Movimento del Fare. Totalmente indipendente da qualsiasi partito o corrente politica attuali, Il Movimento del Fare nasce per essere al completo servizio dei cittadini. Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli italiani: imprenditori e professionisti di successo che insieme, con le loro idee e la loro visione aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti: drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e turismo come eccellenza del Paese sono le assolute priorità. Ma c’è tanto altro nel nostro programma. Io mi metto in gioco in prima persona e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare. Insieme, uniti, senza alcun interesse personale e tutti con un unico obiettivo: salvare l’Italia, ci metteremo a disposizione e al lavoro per amore del nostro Paese. E lo faremo completamente GRATIS“.
Le reazioni all’annuncio? Molti hanno consigliato al 69enne ex-team boss di F1 di lasciar perdere, di dedicarsi alle sue attività e al Billionaire. Ma in fondo ha già dimostrato di saper fare, di saper scegliere e puntare su “cavalli” vincenti, come Michael Schumacher e Fernando Alonso, ha sicuramente esperienza nel gestire aziende e attività. Intanto sono già parecchi gli imprenditori che, almeno sulla carta, gli hanno dato il loro appoggio. Il Movimento del Fare prenderà effettivamente forme e diventerà realtà? Non resta che attendere. Flavio è sempre stato uomo concreto, quindi se parte significa che ha intenzione di portare avanti la sua idea. Continuiamo a credere che potrebbe fare ancora molto bene alla F1 (non fosse stato per lo scandalo del crash-gate del 2008…). Che però è una realtà molto meno incasinata del Paese Italia…
Barbara Premoli