La Ferrari chiude il venerdì del GP del Canada davanti a tutti, con Charles Leclerc che ha preceduto di 0.074s Sebastian Vettel, seguito da Valtteri Bottas
a 0.134s. Come previsto anche dai diretti rivali, la SF90 sembra a perfetto agio sul veloce Circuit Gilles Villeneuve. Dopo le prime libere il passo sembrava dettarlo la Mercedes, con Hamilton a quasi un secondo dalla prima delle Ferrari.
Ma nel pomeriggio di Montreal la situazione si è capovolta per il campione inglese: dopo aver fatto il miglior tempo provvisorio, il sei volte vincitore del GP del Canada è andato in sovrasterzo alla curva 8 prima di finire contro il muro alla curva 9. Riuscito a tornare ai box, il danno ha però costretto i meccanici a cambiare per precauzione tutto il retrotreno della sua Mercedes, per cui ha perso oltre un’ora in pista, chiudendo sesto.
Quarto tempo per la McLaren di Carlos Sainz, con la Haas di Kevin Magnussen quinta, a 4 decimi dallo spagnolo. Sottotono la Red Bull, con Max Verstappen rallentato da Pierre Gasly nel suo giro lanciato e finito contro il Muro dei Campioni, cosa di cui avrebbe volentieri fatto a meno, anche se in F1 sembra quasi essere un onore. L’olandese è poi rimasto a lungo nel box, mentre Gasly ha continuato a mostrarsi non a suo agio sulla sua RB15, con diversi bloccaggi, per po chiudere 12°, proprio davanti a Verstappen.
A chiudere la top 10 le due Racing Point e le due Renault, con Sergio Perez 7°, seguito da Daniel Ricciardo, Nico Hulkenberg e Lance Stroll – anche se il canadese è under investigation per aver ostacolato la Haas di Romain Grosjean nella zona di frenata alla fine del lungo rettilineo di ritorno. Dopo il 6° posto in mattinata, seconda sessione opaca per l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, 16° a 1.365 da Leclerc, mentre Antonio Giovinazzi ha chiuso 18°, davanti alle due Williams di George Russell e Robert Kubica, ma sulla monoposto dell’italiano per precauzione è stato sostituito il cambio dopo l’incidente nelle FP1. Tutto cambiato, quindi, rispetto alla mattinata e le prestazioni mostrate dalle Ferrari nelle seconde libere fanno sperare in qualifiche non certo noiose.
Barbara Premoli