Siamo arrivati al settimo appuntamento Mondiale e ci avviciniamo velocemente a metà stagione. Per questo fine settimana la Formula 1 vola oltreoceano arrivando fino in Canada, a Montreal, prima di rientrare nuovamente nel Vecchio Continente con sei gare consecutive, che vanno dalla rientrante Austria fino al GP d’Italia a Monza.
Quello di Montreal è un tracciato misto, tra cittadino e permanente, estremamente difficile per gli alti consumi e le frenate importanti. Non dimentichiamoci poi la variabile meteo, con i venti provenienti dai due oceani, che potrebbero incidere sull’andamento della corsa. Arriviamo sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve con la speranza di vedere una Ferrari pronta al riscatto grazie alle numerosi novità di cui si è sentito tanto parlare. L’obiettivo di Maranello deve essere il terzo gradino del podio e il secondo posto tra i Costruttori, ovvero i primi tra gli “altri”. Per far questo però servono dei progressi importanti e costanti, anche perché abbiamo una Red Bull in costante crescita, pronta a rincorrere l’invincibile Mercedes.
Abbiamo un Daniel Ricciardo galvanizzato dai due podi consecutivi, ma non darei per disperso un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel anche se fino a oggi è capitato tutto quello che una volta succedeva a Webber. In casa RBR certamente non si respira un’aria serena con un Adrian Newey pronto a un anno sabbatico.
In questo inizio di Campionato abbiamo avuto griglie di partenza e arrivi composti da coppie di team, con due Mercedes, due Red Bull e due Ferrari, con Williams, Force India e Toro Rosso pronte ad accalappiarsi posizioni e punti importanti, sfruttando anche errori dei top team. Anche qui in Canada mi aspetto una trama molto simile. Escludendo i primi sei piazzamenti, restano quindi quattro posizioni per completare la top 10. Chi riuscirà ad azzeccare la gara e a farsi trovare pronto potrà sorridere e tornare in Europa con un bel bottino.
La Force India proverà a conservare la quarta posizione con Massa e Bottas pronti a sopravanzare la McLaren per il quinto posto.