Una volta può starci, due vabbè, alla terza pole consecutiva di Valtteri Bottas l’espressione di Lewis Hamilton è più che eloquente… Il finlandese ci ha preso gusto e oggi nelle qualifche del GP di Spagna ha stampato un tempo che è anche il nuovo record della pista, 1.15.406, con il compagno di squadra a 6 pesantissimi decimi e la Ferrari di Sebastian Vettel terza, a 8 decimi.
“Mi sono davero divertito, una grande scarica di adrenalina“, il commento di Bottas. “La stagione è iniziata bene e mi sento sempre meglio sulla monoposto, “Certo, il gap è grande, non me lo sarei mai aspettato“. “Valtteri ha fatto un lavoro fantastico. Non sono riuscito a mettere insieme i giri giusti“, ha detto Hamilton. “Non ho portato a termine il lavoro – ma è positivo per il team avere la prima fila e se domani riuscirò a rovesciare l’ordine sarò felice“. “Penso che abbiamo tirato fuori il massimo dalla macchina, ma… felici ma non felici. La macchina non va male, ma ovviamente non siamo abbastanza veloci“, le parole di Vettel.
Quarta la Red Bull di Max Verstappen, davanti a Charles Leclerc, che ha danneggiato il fondo della SF90 dopo un passaggio sui cordoli nel Q2. Sesta la seconda Red Bull di Pierre Gasly, seguito dalle due Haas di Romain Grosjean e Kevin Magnussen e dalla Toro Rosso di Daniil Kvyat a chiudere la top 10. Un’altra sessione contrastante per la Renault, con Daniel Ricciardo – che domani dovrà scontare una penalità di 3 posizioni in griglia per l’incidente in retromarcia con Kvyat a Baku – a chiudere la top 10, mentre Nico Hulkenberg è uscito subito nel Q1, dopo essere stato costretto a rientrare ai box per sostituire l’ala danneggiata in un’uscita alla curva 4. Tornato in pista grazie alla velocitò dei suoi meccanici, non è però riuscito a entrare nel Q2. Bene la McLaren, con Lando Norris 11° e Carlos Sainz 13°, mentre ha deluso l’Alfa Romeo Racing, con Kimi Raikkonen 14° e Antonio Giovinazzi tragicamente 18°, davanti solo alle due Williams di Russell (che perderà 5 posizioni per sostituzione del cambio dopo l’uscita nelle FP3) e Kubica.
Bilancio? L’arrivo in Europa con tutti gli aggiornamenti vede una Mercedes inavvicinabile, mentre in casa Ferrari c’è tanto lavoro da fare. Lo dice anche il linguaggio del corpo: intervistato da Jenson Button (che spettacolo quando le domande vengono fatte da chi di F1 ne capisce!), Sebastian Vettel ha fatto una smorfia alzando le spalle. Segnali che dicono molto più delle parole. E poi c’è il campione: domani alle 15.10 siamo pronti a scommettere che sarà meno arrendevole che a Baku! Il biondino non scherza e se allunga ancora…
Barbara Premoli