Nel giorno in cui nel nostro Paese un’operazione delle Forze dell’Ordine ha portato a decine di arresti per legami tra mafia e scommesse online (ma guarda caso, come non lo sapesse nessuno cosa c’è sotto, come nei vari casinò “in carne e ossa”), Chase Carey difende la decisione della F1 di aprire al mondo delle scommesse. Per 40 anni, l’ex-boss Bernie Ecclestone si era sempre opposto con fermezza a qualunque sponsorizzazione legata al gioco ma adesso Liberty Media ha accettato un accordo di 100 milioni di dollari con il gruppo di scommesse sportive ISG. “E’ chiaro che ai fans piacciono, penso che renda il tutto più interessante, più emozionante. Ovviamente abbiamo delle responsabilità. Vogliamo essere certi che sia fatto in modo sano con strumenti di tutela. Ovviamente la gente oggi può scommettere su eventi sportivi, quindi non è una novità, ma penso che possiamo offrire soluzioni nuove e interessanti“.
Eh già, Carey ha capito che questa Formula 1 necessità di qualcosa che la renda più interessante e divertente… e così non pensa allo spettacolo in pista ma al contorno. Ovvio, se la gente è impegnata a puntare su chi vince o fa la pole o arriva ultimo o sul primo che si ritira, non guarda la gara… il modo peggiore per attrarre nuovi appassionati alla F1. Ma sicuramente il modo migliore per far soldi. Chi gliel’ha detto, poi, che ai fans le scommesse piacciano è un altro capitolo… Una cosa è certa: ha una visione unicamente da uomo d’affari, non certo da amante della F1, ma questa non è una novità.
Barbara Premoli