Continua a incombere una spada di Damocle sul futuro del GP d’Italia e, dopo un ultimo incontro con l’ACI, organizzatore dell’evento, il presidente Angelo Sticchi Damiani ha ammesso che l’incertezza prosegue. “Volevamo informare i responsabili che non possiamo organizzare la gara con gli attuali termini contrattuali“, ha detto a La Gazzetta dello Sport. “I ricavi dalla vendita dei biglietti non coprono i costi dell’organizzazione e abbbiamo già perdite di 11-12 milioni di euro. Rispetteremo le condizioni dell’attuale contratto ma, se non troveremo un accordo con Liberty Media sul nuovo, dopo il 2019 non saremo in grado di essere in calendario“.
Sticchi Damiani ha detto che la vicenda è simile a quella di Silverstone, dove anche il GP di Gran Bretagna potrebbe uscire dal calendario dopo il 2019: “In F1, bisogna capire che sotto le leggi dell’Unione Europea non ci è permesso di ricevere aiuti dal Governo. Ho parlato con gli organizzatori a Silverstone e sono ancora convinti che la F1 correrà sul loro tracciato per l’ultima volta nel 2019“. Pessima prospettiva per i due GP che sono la storia della Formula 1. Ma credete forse che a Liberty Media interessi la storia e la preferiscano ai meri ricavi? Unica soluziome? Che una Casa italiana faccia come hanno fatto Mercedes e Honda, diventando title sponsor dei GP di Germania e del Giappone. E di Casa automobilistica italiana, particolarmente coinvolta anche in Formula 1, a noi ne viene in mente una sola…
Redazione MotoriNoLimits