Siete tutti contenti. Avete acquistato (a caro prezzo) il vostro biglietto per vedere la F1. Andate in autodromo. Siete pronti a condividere con amici, conoscenti (e non) la vostra esperienza al costo di perdervi l’azione stessa… Ma per fare tutto questo avete in realtà un problema. Liberty Media sa che spremerete ogni goccia di ricarica del vostro cellulare o tablet mentre sarete in tribuna. Lo sanno bene i signori del Circus che ormai viviamo di like, instagram, twitter o stati di whatsapp. Ecco quindi la trovata che vi obbliga a non portare in autodromo il power bank… cioè la ricarica di scorta.
E come arrivare a sera quindi? Semplice. Pagando in autodromo, dopo i cancelli dei controlli, il noleggio delle power bank messe a disposizione durante l’evento dalla F1 stessa. Effettivamente è una genialata succhia-soldi che nemmeno Paperon de Paperoni in lotta con Rockerduck avrebbe forse pensato. Il tutto si potrebbe spiegare con i soliti motivi di sicurezza (sugli aerei è vietato portare power bank a bordo) ma chissà perché questo negli altri autodromi non succede e personalmente durante l’ultima gara ELMS, proprio a Monza, non ho dovuto depositare il power bank in mio possesso. Forse la sicurezza dei piloti del Mondiale di F1 è più importante di qualche altro evento? No amici. Ormai si paga, e si pagherà sempre di più, qualsiasi cosa.
Il buffo è che andando a pagare il power bank per utilizzare il cellulare facciamo un doppio favore all’organizzazione, che prende soldi per il noleggio e ne ricava profitti dalla pubblicità che noi condividiamo senza volere con i nostri video. Sì, perché la pubblicità in F1 è ovunque, non ditemi che non ve ne siete mai accorti. Ebbene, è forse arrivato il momento di posare cellulari o tablet per godersi di più la realtà? Se non usiamo twitter, instagram o altro, il giochino si rompe. Abbiamo la possibilità di fare tutto questo, ma siamo però pronti? Lo dico mestamente, pensando anche a me stesso, penso proprio di no.
Riccardo Turcato
The real reason no powerbanks are allowed in pic.twitter.com/NJaHUZMlZe
— Dinalli (@Dinalli) 31 agosto 2018