L’esperienza contro l’esuberanza giovanile. Vito Postiglione e Matteo Cairoli rappresentano le due facce della stessa medaglia: la Carrera Cup Italia, infatti, nell’appuntamento di apertura di Misano Adriatico, che si è svolto sabato 10 e domenica 11 maggio, ha mostrato subito le sue peculiarità. Mettere a confronto due generazioni di piloti in uno spettacolo fatto di due Round con sorpassi con le nuove 911 GT3 Cup. E ad aggiungere ulteriore pepe alla sfida c’è stata anche l’arrampicata di Alex De Giacomi, miglior rappresentante dei gentleman driver e dominatore della Michelin Cup, al podio di Round 2. L’ottava edizione del monomarca di Porsche Italia riservato alle 991 è partita con il piede giusto: 15 piloti in rappresentanza di 8 squadre (quattro nuove), con quattro debuttanti, tre stranieri e altrettanti Under 26, che hanno aderito con entusiasmo allo Scholarship Programme, un viatico verso il professionismo a ruote coperte che è stato promosso dalla Casa, sono gli elementi che definiscono il successo del monomarca più prestigioso in Italia.
A Misano i riflettori si sono accesi su Matteo Cairoli: il team manager Marco Antonelli ha scovato un giovane talento fra i piloti rampanti delle monoposto addestrative. Il ragazzo comasco, che non ha ancora la patente perché ha solo 17 anni, ha già stupito gli addetti ai lavori per la freddezza con cui ha saputo gestire il primo appuntamento tricolore: terzo in qualifica, è salito subito sul podio di Gara 1 e ha vinto in modo perentorio Gara 2, costruendo un distacco dagli inseguitori che è cresciuto giro dopo giro. Sopperisce alla mancanza di esperienza con la naturale velocità e, soprattutto, ha già una visione tattica della gara per cui sa gestire quando attaccare e quando, invece, conviene aspettare evitando di forzare un sorpasso che potrebbe costare un contatto. Matteo, portacolori dell’Antonelli Motorsport –Centro Porsche Padova, conduce la classifica assoluta con 28 punti, due in più di Vito Postiglione. L’altra faccia della medaglia. Il campione del 2012 è tornato in Carrera Cup Italia dopo aver colto il titolo tricolore GT con la 911 GT3-R chiamato da Enrico Borghi, il titolare dell’Ebimotors – Centri Porsche Milano: il potentino ha dato una saggio della sua classe cristallina centrando la pole position, il successo in Round 1 e siglando anche il giro più veloce. L’hat trick si è materializzato anche se Vito aveva saltato tutti i test invernali ed erano sette mesi che non saliva in macchina, per cui ha scoperto la 911 GT3 Cup Type 991 solo a Misano: “E’ una macchina fantastica – ammette Postiglione – con un potenziale che è ancora tutto da scoprire. Il cambio a palette sul volante la rende più facile e meno impegnativa dal punto di vista fisico rispetto alla 997, ma è in frenata che si può fare la differenza: si può staccare più tardi, avendo l’accortezza di iniziare la manovra a ruote dritte per evitare il bloccaggio di una ruota. Insomma, serve una maggiore sensibilità…”.
Postiglione non ha brillato in Round 2: partito sesto per l’inversione della griglia, non è riuscito a guadagnare posizioni perché ha perso lo splitter, rovinando l’aerodinamica anteriore. Il lucano è stato vittima di una curiosa concatenazione di cause ed effetti: Gian Luca Giraudi (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Torino) ha rotto lo spoiler su un tappetino di erba sintetica che si era staccato oltre un cordolo. Il pezzo è volato via e ha colpito quello di Edoardo Liberati che seguiva ed è stato urtato anche da Vito Postiglione. Tre grandi protagonisti sono rimasti fuori gioco troppo presto. Il piemontese ha raccolto poco anche per un problema in partenza in gara 1, mentre il giovane romano ha contribuito alla doppietta dell’Ebimotors – Centri Porsche Milano sabato pomeriggio: “Speravo di salire sul podio anche domenica mattina – racconta Liberati – ma sono arrivato alle spalle di Giovanni Berton solo all’ultimo giro: senza lo splitter l’auto diventa molto sottosterzante e mette più facilmente in crisi le gomme Michelin per cui non si può forzare”.
Oleksandr Gaidai (Tsunami RT) sente il profumo del podio: l’ucraino, molto incisivo in qualifica, ha meritato il quarto posto in Round 1, mentre un testacoda lo ha fatto scivolare nel gruppo quando era secondo in Round 2. Positivo il bilancio del team Dinamic Motorsport al debutto in Carrera Cup Italia: Alex De Giacomi ha dominato in Michelin Cup e ha impreziosito il suo weekend con un insperato secondo posto assoluto in Gara 2: “Ero in prima fila e ho provato a fare la mia corsa anziché farmi da parte quando sono arrivati i piloti top: non ho commesso errori e ho portato a casa un risultato che non mi sarei mai immaginato!”. Alle spalle del bresciano, terzo, si è inserito Giovanni Berton, uno specialista che ancora deve prendere le misure alla 911 GT3 Cup. Il veneto può essere un altro grande protagonista della stagione, come Alberto De Amicis (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Roma) autore di una bella rimonta in Round 2 dalla nona alla quinta posizione, dopo uno start problematico al sabato pomeriggio.
In Michelin Cup non c’è solo la supremazia di Alex De Giacomi: alle spalle del bresciano, infatti, c’è una sfida molto aperta fra i gentleman driver: Pietro Negra e Davide Roda (due piloti di Marco Antonelli) sono andati a podio sabato, mentre domenica sono emersi Angelo Proietti (Antonelli Motorsport –Centro Porsche Padova) e Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Roma), a riprova del livellamento in alto che c’è anche in questa classe.
Poca fortuna per i due russi della squadra svizzera, Sportec Motorsport: Ilya Melnikov, il terzo Under 26 del Campionato, ha pagato un contatto dopo essere risalito al quinto posto, mentre manca di esperienza Rinat Salikhov. Ammirevole l’impegno e la passione di Walter Ben, il decano della Carrera Cup Italia, che è tornato nella serie tricolore per assaporare anche la 991.
Il prossimo appuntamento sarà in programma a Monza il 31 maggio e 1 giugno.
Barbara Premoli