Dall’Eau Rouge alla Parabolica in soli sette giorni: dal Belgio il Circus si è catapultato a Monza per correre sul tempio italiano della velocità, dove andrà in scena il GP d’Italia. Il più atteso degli ultimi anni, probabilmente, con la Ferrari e Sebastian Vettel chiamati dalla marea rossa che come al solito invaderà l’Autodromo a confermare la prova di Spa per mettere ulteriore pressione alla Mercedes e a Lewis Hamilton, leader nel Mondiale con 17 punti di vantaggio.
La pista
Un impianto straordinario, apprezzato da piloti e tifosi di ogni età, immerso nel Parco Reale di Monza. Solo chi ha vissuto almeno per una volta l’atmosfera tipica da Gran Premio sa che è davvero unica, fatta di una passione tutta italiana per la velocità, in 53 giri da inanellare su un tracciato di quasi 6 chilometri: il circuito di Monza è una tra le piste più entusiasmanti di tutto il motorsport ed è anche una tra le più antiche, essendo stata inaugurata nel lontano 1922, dopo quella inglese di Brooklands e la celebre Indianapolis. Nel corso di tutti questi anni l’impianto originale ha subito diverse modifiche ed è stato via via accorciato, con il famoso Anello di Velocità degli anni ’50 che fu progressivamente abbandonato per questioni di sicurezza e con i rettifili che furono resi più lenti dall’introduzione di tre chicane, prima provvisorie e poi divenute permanenti dalla metà degli anni 70.
Tre chicane che ormai sono ben scolpite nell’immaginario comune di ogni tifoso di Formula 1: la Prima Variante, la Variante della Roggia e la Variante Ascari. Così come sono diventate ormai leggendarie le due Curve di Lesmo, la velocissima curva del Serraglio e la stupenda Parabolica, che le vetture affrontano a più di 215 km/h. Ma sono le elevate velocità medie e di punta che fanno di Monza uno dei Gran Premi più amati di sempre: il tempio della velocità è provvisto di tre lunghi rettilinei su cui si raggiungono velocità da capogiro, con uno sforzo non indifferente per le power unit. I team, proprio per esaltare le velocità massime delle monoposto, si presentano qui con un carico aerodinamico tra i più bassi della stagione. La Pirelli fornirà alle scuderie le gomme Red Supersoft, le Yellow Soft e le White Medium: generalmente sul circuito brianzolo le squadre optano per una strategia ad una sola sosta, ma durante gli ultimi anni si sono visti anche due o addirittura tre stop per pilota.
Le tre varianti che seguono i rettilinei, le due di Lesmo e la meravigliosa Parabolica sono sicuramente settori assolutamente impegnativi sia per i driver sia per le monoposto, con le chicane che possono addirittura produrre dei picchi di decelerazione fino a 4.5 g. Sarà fondamentale per i piloti affidarsi a un eccellente bilanciamento delle vetture, ottimo grip meccanico e buona trazione, per rimanere incollati sull’asfalto anche dopo aver eseguito decelerazioni vertiginose e cambi di direzione così repentini. Poi sarà la volta di dare gas sui dritti: non a caso Monza premia la potenza, quindi le prestazioni delle power unit probabilmente faranno la differenza anche quest’anno. Pur andando sempre al massimo sul circuito brianzolo i team non dovranno preoccuparsi molto della gestione dei consumi. Per terminare la gara occorrono solamente 90 kg di carburante. Un dato più basso rispetto ad altre piste in calendario che però non sorprende, considerando che le vetture scariche aerodinamicamente hanno una minor resistenza all’avanzamento che permette di limitare i consumi.
Curiosità
La Scuderia Ferrari è la squadra più vincente della storia del GP d’Italia con 18 vittorie conquistate, davanti alla McLaren (10) e la Williams (6). Ma se contiamo le vittorie di un motore Ferrari a Monza il numero sale a 19: come dimenticare lo storico successo di Sebastian Vettel a bordo della sua Toro Rosso motorizzata Ferrari in quel weekend di pioggia del settembre 2008. Il primo sorso di champagne per il giovane pilota tedesco e per tutta la scuderia di Faenza, che in quel fine settimana festeggiò la prima pole e la prima – e per ora unica – vittoria della sua storia.
Un giro con la Toro Rosso
Pierre Gasly, al suo esordio qui come il compagno Brandon Hartley, non vede l’ora: «Sono arrivato in Italia all’inizio di questa settimana e ho fatto un salto alla factory della Toro Rosso: non vedo l’ora di andare a Monza, anche se probabilmente sarà un weekend complicato per noi. Ma doveva esserlo anche Spa, eppure lottando duramente siamo riusciti a sfruttare al massimo ogni occasione e finire di nuovo a punti. Di Monza ho bei ricordi, perché nelle ultime due corse disputate lì sono stato in pole position, anche se quest’anno – a bordo di una monoposto di Formula 1 – sarà una sfida tutta nuova. La velocità massima di una vettura di F1 sulla pista più veloce dell’anno sarà un’esperienza nuova: gli ingegneri mi hanno detto che con il DRS e la scia dovremmo andare oltre i 360 km/h. Sarà una sensazione incredibile correre veloce su quei rettilinei e poi staccare forte in frenata. Si sente davvero la sensazione della velocità ed è una delle cose che rendono questa pista speciale. Avremo un pacchetto aerodinamico a bassa deportanza rispetto al normale e questo vuol dire che l’auto scivolerà un po’ di più, ma va bene così perché la chiave a Monza è essere veloci in rettilineo. Si va in pieno per quasi l’80% del giro, quindi è importante non perdere velocità nelle chicane. Per farlo, si deve fare un buon lavoro sui cordoli e avere una buona trazione in uscita di curva. Non vedo l’ora che inizi la nostra ultima gara dell’anno in Europa e spero di fare bene in quella che è anche la gara di casa del nostro team: tanta gente verrà dalla factory fino in pista per supportarci». Eccolo al simulatore Toro Rosso, per l’esclusivo giro di preview.
Impaziente anche Brendon Hartley: “A Monza ho ottenuto buoni risultati: ho vinto una gara in Formula 2.0 nell’European Championship, ho ottenuto un podio in Formula 3 e ricordo di aver girato in LMP1, anche se non abbiamo mai corso lì. Monza è ricca di storia e non appena arrivi puoi percepire un’atmosfera speciale. Non vedo l’ora di guidare lì per la prima volta su una Formula 1. Monza è famosa per le velocità che si raggiungono, ma i piloti di Formula 1 sono abituati. Ammortizzatori e sospensioni sono così evoluti da rendere le macchine piuttosto stabili e le alte velocità meno evidenti. Ma penso che percorrere la chicane Ascari, la Parabolica e frenare a più di 350 km/h sia una grande esperienza, specie con il basso carico aerodinamico che tutte le squadre scelgono, portando un pacchetto specifico per questa pista. Quindi, le macchine saranno differenti da guidare per tutti. Forse questo potrà dare vita a una gara migliore, perché con meno carico si perde meno quando si è in scia agli avversari. Di solito, abbiamo tanto carico e molta aderenza, quindi tutte le correzioni che facciamo non sempre sono visibili agli spettatori, anche se in macchina si sentono parecchio. Quindi, su una pista come Monza, credo che anche questi aspetti diventino più evidenti. Le distanze di frenata si allungano e questo creerà delle opportunità di sorpasso, soprattutto perché è più facile bloccare i freni anteriori. In un certo senso sarà un po’ più difficile, ma certamente divertente. Anche il meteo è un fattore da tenere in considerazione. È una pista che non vedo l’ora di affrontare. Sarà una gara di casa per noi alla Toro Rosso, quindi mi aspetto di vedere sventolare molte bandiere tricolore“.
Redazione MotoriNoLimits
Orari e TV
Il GP d’Italia sarà l’unico della stagione a essere trasmesso in diretta anche in chiaro: Rai e TV8 si affiancano infatti alla consueta programmazione di Sky F1 HD.
- Prove Libere 1 | 11:00-12.30, Sky Sport F1 HD, Rai, Tv8
- Prove Libere 2 | 15-16.30, Sky Sport F1 HD, Rai, Tv8
- Prove Libere 3 | 12:00- 13:00, Sky Sport F1 HD, Rai, Tv8
- Qualifiche | 15:00-16.30, Sky Sport F1 HD, Rai, Tv8
- Gara | Dalle 15:10, Sky Sport F1 HD, Rai, Tv8