Il dramma di Genova, con il crollo del ponte Morandi sull’autostrada A10 avvenuto martedì 14 agosto, scatena incredulità per l’accaduto, vicinanza alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie ma anche sgomento per la tragedia che non può essere considerata fatalità e quindi un forte richiamo alle valutazioni sullo stato delle infrastrutture di viabilità nel Paese. È quanto emerge dalle dichiarazioni, dopo le ore dei primi soccorsi, del presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani che, al contempo, ringrazia l’immediato intervento degli uomini dell’ACI, a supporto dell’emergenza e dei soccorsi con i loro mezzi, tecnologie e know how.
“Allo stato attuale non possiamo commentare questo disastro, né conosciamo le cause tecniche del crollo”, ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani. “Certamente, però, non possiamo considerarlo un evento imponderabile e le vittime, con i loro cari, ci richiamano alla costante e profonda responsabilità nella gestione e nell’ammodernamento della rete viaria urbana, extraurbana e autostradale, che ogni giorno milioni di italiani percorrono garantendo lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. Sarà quindi fondamentale, nei prossimi giorni e insieme a tutti i soggetti interessati, effettuare l’analisi dell’accaduto, da cui subito trarre e dare indicazioni su procedure di controllo e standard di qualità, efficienza e sicurezza delle infrastrutture esistenti”.
Redazione MotoriNoLimits